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Sulla spinosa questione delle nomine Rai GIuseppe Conte andrebbe verso il ritorno in Tv e lo ha motivato con forza: “Serve un chiarimento”. Che significa? Che dopo le polemiche innescate dalle nuove gerarchie Rai e le accuse proprio di Conte di non aver “cacciato la politica dalla Rai”, ma di aver solo “esautorato il M5S” le cose potrebbero aggiustarsi.
Conte verso il ritorno in Tv: sulle nomine Rai si va verso “l’armistizio”
E non potrebbe essere altrimenti, anche a contare che il M5S non può permettersi a lungo l’assenza dalla televisione nazionale con i sondaggi che lo danno quarta forza politica in discesa. Men che mai se lo può permettere Giuseppe Conte, leader ancora troppo evanescente e costretto alla diarchia con Beppe Grillo. Insomma, appunto: serve un chiarimento.
Perché Giuseppe Conte va verso il ritorno nella Tv pubblica dei Cinquestelle
E su questa falsa riga dal Movimento fanno sapere che lo stop alla partecipazione del M5S ai programmi Rai non è decisione definitiva. Ha spiegato Conte dopo gli incontri con i parlamentari in corso al Senato: “Occorreva chiarire che sia il merito sia il metodo non ci sono apparsi assolutamente condivisibili, né ci è apparso chiaro il criterio”. E ancora: “Occorreva precisarlo anche per correttezza nei confronti dei cittadini”. Il punto è che “non vogliamo contrastare quella che è la funzione del servizio pubblico o prendere una decisione irreversibile, ma occorreva un punto di chiarimento”. Insomma, a “sparata” finita si torna in casella.
Dopo la richiesta di incontro con Draghi Conte rompe gli indugi e porta il M5S verso il ritorno in Tv
Conte aveva sollecitato un incontro con Draghi per chiedere spiegazioni sulla mancata nomina di esponenti pentastellati ai vertici di Tg e Reti. Come è andata a finire? “Stiamo lavorando per un incontro e lo fisseremo”. Ecco, serve un altro chiarimento, intanto si torna.