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Non è patriota e i compagni di classe la fanno arrestare: 19enne rischia il carcere in Russia

Narfu

Arrestata giovane studentessa russa per aver condiviso dei post pacifisti: ai domiciliari e con divieto di comunicare, rischia dai tre ai cinque anni

«Operazione militare speciale» in Ucraina. Continua l’intransigenza da parte della Russia sulla possibilità di esprimersi a riguardo. Nel mirino del governo è ora Olesya Krivstova, una studentessa appena 19enne di Scienze Sociali presso l’Università federale dell’Artico (Narfu) di Arkhangelsk, nel nord della Russia: accusata di aver condiviso post contro la guerra, si trova adesso agli arresti domiciliari con divieto assoluto di comunicare. Il prossimo 13 febbraio la corte deciderà se prolungare o meno la pena e la forma in cui la giovane dovrà scontarla.

I post condivisi e l’accusa

A muovere le accuse di «screditamento delle forze armate e giustificazione del terrorismo», post pacifisti e la condivisione di un articolo sull’attacco al ponte di Kerch in Crimea. Solo per il primo capo di imputazione, Olesya rischia da tre a cinque anni. Nello stato russo nessuna critica è lecita, scuole e università sono delegate a indottrinare i giovani al conformismo attraverso un martellamento ideologico che non lascia scampo.

La difesa di Olesya Krivstova e gli «amici di Wagner»

«Olesya non è nemmeno un’attivista. È una normale studentessa non indifferente alla situazione provocata dalla guerra, ma non ha mai fatto politica» commenta a Fanpage l’avvocato della giovane Alexei Kychin. Ma questo sembra non interessare all’Fsb che, ricevuta la denuncia, si è precipitato presso l’appartamento della giovane, facendo irruzione a colpi di maglio e spingendola faccia a terra senza alcun contegno: «Un saluto dagli amici di Wagner» le hanno urlato contro, facendo riferimento al metodo di massacro dei traditori utilizzato dai mercenari della Wagner. Un’immagine cruda di una relatà crudele, mentre i processi per reati di opinione aumentano di giorno in giorno.