La norma anti-rave introdotta lunedì 31 ottobre 2022 dal governo guidato da Giorgia Meloni ha scatenato un duro dibattito politico, con molte parti che temono una limitazione della libertà e un potere discrezionale enorme per le forze dell’ordine e i giudici. Anche il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè, di Forza Italia, ha espresso il suo parere a Metropolis.
“Non è una legge liberticida, ma ha due criticità”
La norma anti-rave “non è una legge liberticida, ma ha due criticità. La norma va corretta, ma non vedo che questo comporti una questione di crisi politica”, ha detto Giorgio Mulè. Le due criticità, ha evidenziato, riguardano la “pena spropositata e la genericità dell’articolo 5: su questo bisogna intervenire”.
“È giusto perseguire, ma non si possono fare le intercettazioni preventive”, ha specificato Mulè.
“In Parlamento verranno presentati degli emendamenti alla norma anti-rave”
Il vicepresidente della Camera, secondo il quale esistevano le condizioni di necessità e urgenza per procedere via decreto, ha poi aggiunto che “in Parlamento verranno presentati emendamenti, sempre che non lo faccia il governo”.
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