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Norvegia, costretto alle dimissioni il ministro xenofobo

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Voleva tutti gli immigrati fuori dal paese. Poi l'incontro con Bahareh Letnes, una giovane iraniana rifugiata in Norvegia

Una svolta particolare, forse unica nel suo genere, compiuta da un ministro norvegese xenofobo. Era lui a volere tutti gli immigrati fuori dal suo paese. Poi l’incontro con Bahareh Letnes, una giovane iraniana rifugiata in Norvegia. Una bellezza folgorante, non a caso famosa per essere ex Miss Iran. Scoccata la scintilla, Bahareh ha rivoluzionato la vita del ministro della Pesca norvegese, Per Sandberg. Nel 2003 disse: “Razze, religioni e culture diverse non devono mescolarsi”. Poi ha incontrato lei.

L’amore per la giovane donna ha sancito anche la fine della sua carriera ai vertici del Paese. Attualmente, infatti, è stato costretto alle dimissioni, travolto dalle polemiche per dei viaggi privati in Cina e in Iran che non aveva preventivamente comunicato al governo, aggirando le regole di sicurezza che impongono ai membri dell’esecutivo di annunciare i propri spostamenti prima della partenza verso qualsiasi paese straniero.

La meta iraniana

Come in molti potevano supporre, il viaggio a Teheran da lui compiuto era legato al rapporto con Letnes. Inevitabilmente è scoppiato un polverone. Molte le accuse mosse dall’opposizione e da diversi membri del suo stesso partito (il Partito del progresso). In primo luogo, secondo le norme norvegesi, essendo una rifugiata, la donna non sarebbe potuta rientrare nel proprio paese. A rincarare la dose, una foto postata sull’account Facebook dell’ex politico, risalente al 30 luglio 2018.

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Un’altra contestazione riguarda l’aver portato a Teheran il cellulare di lavoro, esponendo la Norvegia allo spionaggio degli ayatollah. Ora, il telefono cellulare incriminato è stato ora messo sotto sequestro dalle autorità scandinave.

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Un ministro xenofobo

Proprio in questi giorni la loro storia d’amore aveva travalicato i confini nazionali per fare il giro del mondo. Esponente del Partito del progresso, Sandberg è stato sempre conosciuto come uno degli oppositori più feroci dell’immigrazione in Norvegia. Nel 1997 è stato persino condannato per aggressione nei confronti di un richiedente asilo.

La lista delle affermazioni xenofobe e patriottiche dette in passato è lunga. I media locali, per esempio, ricordano quando nel 2002 propose il divieto di immigrazione dai paesi al di fuori dell’area Schengen. L’anno successivo propose dei chip elettronici per impedire ai richiedenti asilo di fuggire mentre la loro richiesta viene elaborata. Nel 2007, invece, al politico americano Al Gore dichiarò di essere “un fondamentalista cattolico”.

Con Bahareh però è stato diverso. E con lei continua a difendersi da tutte le accuse dell’opposizione. D’altronde episodi simili erano già accaduti in passato, quando la sua amata aveva aperto una ditta di import-export di salmone norvegese e caviale iraniano e lui fu accusato di portare avanti interessi privati.

L’amore per Miss Iran

Lunghi e setosi capelli mori, sguardo profondo, Bahareh arrivò per la prima volta nel paese scandinavo quando aveva 16 anni. Per tre volte chiese asilo politico e per tre volte le venne rifiutato. Per questo motivo, dovette rientrare in Iran fino a quando tentò di nuovo la fuga: il padre biologico le aveva combinato un matrimonio forzato. Riuscì a ottenere lo status di rifugiato solo nel 2008, anche grazie alla perseveranza della mamma adottiva.

Nonostante la lontananza, il legame della donna con la terra natia è stato sempre molto forte. Nel tempo la giovane ha anche rappresentato più volte l’Iran in vari concorsi di bellezza, tra cui Miss Iran 2013, Miss Globe Iran e Miss Grand International Iran nel 2014.

E proprio tra un concorso e l’altro i due si sono conosciuti. Cupido poi ha fatto il suo corso. Dopo un matrimonio e tre figli, per lei il ministro ha rimesso in discussione le sue idee. La sua scelta sentimentale va a stridere con quanto da lui affermato nel 2013. “Razze, religioni e culture diverse non devono mescolarsi” se si vuole avere “una società armoniosa in Novergia”, aveva detto con forza.