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Novara, promotrice del corteo: “Non volevamo accostarci agli ebrei, ma più in generale ai deportati”

Uno scatto della sceneggiata horror di Novara

Novara, promotrice del corteo: “Non volevamo accostarci agli ebrei, ma più in generale ai deportati, e concentramento è nel senso di concentrazione”

Sui fatti scandalosi di Novara un promotrice del corteo che per opporsi al Green Pass aveva messo in scena la mistica orrenda dell’Olocausto ha voluto discolparsi: “Non volevamo accostarci agli ebrei, ma più in generale ai deportati”. E come di solito accade quando la pezza è peggiore del buco l’infermiera Giusy Pace ha spiegato a Repubblica il senso di quella agghiacciante messinscena ed ha aggiustato il tiro. Lo ha fatto con una obiettiva serie di tripli carpiati dalla cui contemplazione riesce difficile non rilevare la difficoltà di sanare l’insanabile

Pace manda segnali di pace tramite Repubblica: “Non volevamo accostarci agli ebrei”

Carpiato numero uno: “È un fraintendimento. Concentramento nel senso di concentrazione: noi ci siamo concentrati in uno spazio, per manifestare il nostro dissenso”. Spiegazione: la Pace aveva intesta il concetto di campo di concentramento quando è scesa in strada con i suoi sodali ma a danno fatto ha notato che c’è una parola che gli assomiglia. Una parola che dà il senso di una minoranza vessata che fa comunella e reagisce con una nobile e doverosa protesta. Sempre in merito a quelle pettorine a strisce verticali bianche e grigie con tanto di numeri di identificazione attaccati, cioè ad una cosa che inequivocabilmente rimanda  all’Olocausto a contare anche la corda con nodi che ricordava il filo spinato, è arrivato il carpiato numero due. Questo con avvitamento a mezz’aria.

“Solo deportati, mica ebrei, non volevamo accostarci all’Olocausto”

Leggiamo: “Non volevamo accostarci agli ebrei, ma in generale ai deportati. Perché noi siamo una minoranza: ci definiscono terrapiattisti, No Vax, fascisti. Tutte storture”. Spiegazione: “Ah, allora quand’è così”. Pace sembra non aver capito, ma lo ha capito benissimo, che il solo concetto di accostare i No Vax a qualunque categoria di deportati di qualunque popolo di qualunque era è un’aberrazione quantitativa, di categoria ed etica. Carpiato numero tre e qui scatta l’applauso perché la tipa fa dei distinguo che Gerald Green scansati: “Non volevamo paragonarci ad Auschwitz, se avessi voluto scegliere un campo avrei scelto Dachau in cui c’erano i politici, tutte le minoranze. Il filo spinato è una protezione. Si mette per proteggere. Per noi aveva quel significato”. Spiegazione: meglio rinunciare per evitare un 595 Cp. 

Rischia una denuncia e il sindacato l’ha sospesa, ma Pace spiega: “Non volevamo accostarci agli ebrei”

Per lo storico l’infermiera rischia una denuncia dall’ospedale in cui lavora, lei ha ricevuto l’immunizzazione ma è stata sospesa dal suo sindacato, FSI-Uae. Le parole del segretario generale, Adamo Bonazzi, sono inequivocabili: “Come Fsi-Usae diciamo subito che prendiamo le distanze da questi comportamenti che non possono essere in alcun modo giustificati indipendentemente dalle ragioni che vi stanno alla base”.