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Novavax efficace anche contro le varianti: potrebbe essere il quinto vaccino anti-Covid in Europa

Novavax efficace contro varianti

In Ue quasi il 70% della popolazione è completamente vaccinata. Il vaccino anti-Covid Novavax è il primo a base di proteine ricombinanti.

Mentre preoccupa l’incremento dei contagi in tutta Europa, a causa dei continui spostamenti estivi e soprattutto del diffondersi della variante Delta (ormai predominante in molti Paesi del mondo, tra cui l’Italia), proseguono gli studi su Novavax, che potrebbe essere il quinto vaccino anti-Covid autorizzato in Europa e pare sia efficace anche contro le temute varianti del virus.

Novavax efficace contro le varianti: risultati promettenti

Dopo Pfizer/BioNTech, Moderna, AstraZeneca e Johnson & Johnson, il vaccino Novavax potrebbe essere il quinto autorizzato in Europa.

La commissione Ue, infatti, ha già firmato un accordo con la casa farmaceutica statunitense, che si impegna a rifornire i Paesi dell’Unione con 200 milioni di dosi nel quarto trimestre 2021 e nei prossimi due anni. L’intesa sarò valida e attiva solo quando il vaccino sarà giudicato “sicuro ed efficace” dall’Agenzia europea per i medicinali.

Intanto Ursula von der Leyen ha fatto sapere: “Il contratto con un’azienda che sta già testando con successo il suo vaccino contro le nuove varianti è una garanzia aggiuntiva per la protezione della nostra popolazione”. Alle sue parole fanno eco quelle di Stella Kyriakides, commissario alla salute, la quale ha tenuto a sottolineare che procede la campagna vaccinale in Europa e stiamo per raggiungere l’obiettivo del 70% della popolazione completamente vaccinata. L’accordo con Novavax amplia il nostro portafoglio includendo un altro vaccino a base di proteine, tipologia che sta dando promettenti risultati nei trial clinici”.

Novavax efficace contro le varianti: il primo vaccino a base di proteine ricombinanti

Il vaccino di Novavax è a base di proteine ricombinanti: se venisse approvato, il primo di questo tipo in uso contro il Covid-19. I vaccini contro il coronavirus utilizzati finora sono a vettore virale, a mRna e a virus inattivato.

A spiegare l’importanza del vaccino Novavax è Sergio Abrignani, professore ordinario di Patologia generale all’Università Statale di Milano e direttore dell’Istituto nazionale di Genetica molecolare “Romeo ed Enrica Invernizzi”, oltre che membro del Comitato tecnico scientifico per l’emergenza coronavirus.

Quello di Novavax è un vaccino che “agisce in modo diverso: introduce nell’organismo la proteina Spike messa a punto in laboratorio e mixata con un adiuvante a base di saponina che serve per stimolare il sistema immunitario innato. Quest’ultimo aiuta a sua volta l’innesco della “risposta adattativa”, ovvero i linfociti T e B, e di conseguenza la produzione di anticorpi diretti contro il coronavirus”, ha dichiarato il professore in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera.

Inoltre, il vaccino di Novavax non sarebbe il primo sviluppato con proteine ricombinanti. Abrignani, infatti, ha ricordato: “È una tecnica utilizzata da più di trent’anni: ha permesso di produrre vaccini oggi usati anche per proteggere i neonati, senza il rischio di effetti collaterali di rilievo: sono quelli contro l’epatite B, il meningococco B, l’herpes zoster e l’Hpv”.

Novavax efficace contro le varianti: le caratteristiche del vaccino

Il trial clinico di fase 3 eseguito sul vaccino Novavax attesta un’efficacia comparabile a quelli a mRna, cioè Pfizer e Moderna. Lo studio conclusivo, condotto in Gran Bretagna quando la variante Alfa era predominante, è stato pubblicato sul New England Journal of Medicine.

Dallo studio emerge che il vaccino Novavax è efficace al 96,4% contro il ceppo originario del virus. Contro la variante Alfa è valido all’86,3% e in generale ha un’efficacia dell’89,7%. Un’indagine realizzata negli Usa e in Messico, il vaccino prodotto dalla società americana avrebbe una protezione del 100% contro la malattia moderata e grave e il 90,4% di efficacia totale.

Contro la variante Beta, considerata una delle forme più forti del virus, la sua efficacia si attesta intorno al 60%, come emerso in uno studio condotto in Sud Africa. Il vaccino è anche sicuro, contenendo un antigene proteico purificato. Inoltre, non può replicarsi né causare Covid.