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Villa Minetta, a Novi Ligure casa abbandonata dove visse l’uomo più ricco d’Italia

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A Novi Ligure, in provincia di Alessandria, nel Basso Piemonte, c’è una casa abbandonata chiamata Villa Minetta, risalente alla seconda metà XIX secolo. Oggi è diroccata e cadente, ma ci visse quello che all’epoca era considerato l’uomo più ricco del Regno d’Italia - alla sua morte ave...

A Novi Ligure, in provincia di Alessandria, nel Basso Piemonte, c’è una casa abbandonata chiamata Villa Minetta, risalente alla seconda metà XIX secolo. Oggi è diroccata e cadente, ma ci visse quello che all’epoca era considerato l’uomo più ricco del Regno d’Italia – alla sua morte aveva un patrimonio stimata oltre i 200 milioni di lire -: l’imprenditore e parlamentare conte Edilio Raggio (Novi Ligure, 1840 – 22 ottobre 1906), che tra quelle mura il 7 settembre 1877 ospitò re Vittorio Emanuele II e il principe Umberto di Savoia, futuro Umberto I. In seguito l’edificio venne lasciato dalla famiglia Raggio, che si spostò in un’altra dimora di sua proprietà, Villa Lomellina.

La storia di Villa Minetta

Villa Minetta fu protagonista delle vicende della Seconda Guerra Mondiale: dopo la liberazione di Roma da parte degli Alleati e nel timore di un loro barco nel Nord Italia, il Comando Supremo delle Forze armate naziste si riorganizzò, formando in Liguria il GAL (Gruppo Armate Liguria), costituito da unità italiane e tedesche, che prese come suo quartier generale proprio questo edificio. Ci avrebbe vissuto il suo famigerato comandante fascista, il Maresciallo Rodolfo Graziani. Poi nella villa sarebbero arrivati gli americani e poi una nota famiglia di sfollati circensi, quella di Giovanni Palmiri (nome d’arte “Diavolo Rosso”), la cui moglie, Mafalda Colin, proveniva proprio da Novi Ligure. I Palmiri sarebbero tornati in città molti anni dopo, nel 1960 – il capofamiglia era però morto nel 1949 durante un numero –. Successivamente la villa sarebbe stata acquistata da un’altra famiglia, quella degli Spinoglio, che lavorò al suo ingrandimento con una piscina, un campo da tennis e una struttura con saune e spogliatoi. Tuttavia poi sarebbe stata costretta a venderla all’asta: uno dei potenziali acquirenti era Dodi Al-Fayed, l’imprenditore e produttore cinematografico e discografico di origine egiziana – figlio di Mohamed Al-Fayed, ex proprietario dei grandi magazzini Harrod’s a Londra – famoso per essere stato l’ultimo compagno di Lady Diana, con la quale morì nell’incidente d’auto nel Tunnel de L’Alma a Parigi il 31 agosto del 1997. Alla metà degli Anni Novanta la villa venne di nuovo venduta all’asta e dieci anni fa cambiò di nuovo proprietario. Circa alla metà del 2000 fu acquistata dall’industriale Valter Marletti, che aveva in mente di ristrutturarla, ma non vi riuscì. Da allora la villa è andata in abbandono ed è stata anche soggetta a furti.