Roma, 9 ott. (askanews) – “In base alle stime attuali, ipotizzando che tutte le fasi procedurali vadano a buon fine, si potrà ottenere l’autorizzazione unica per il deposito nazionale (per le scorie nucleari) nel 2029, con la messa in esercizio prevista entro il 2039”. A dirlo in commissione Ambiente alla Camera, il ministro Gilberto Pichetto Fratin.
Il ministro tuttavia ha spiegato che “in parallelo al lavoro per l’individuazione del sito per il deposito nazionale, negli ultimi tempi stiamo anche valutando soluzioni alternative, con pari livello di sicurezza”. “In Italia sono già dislocati diversi depositi di rifiuti radioattivi, sono 100, 22 i siti, su tutto il territorio”.
“L’idea che si sta valutando è quella di ammodernare le strutture esistenti, eventualmente ampliandole – ha annunciato – sfruttando la possibilità di farlo in località potenzialmente già idonee alla gestione in sicurezza di rifiuti radioattivi, anche nell’ottica del rientro dall’estero dei rifiuti ad alta attività che lì si trovano per riprocessamento da diversi anni”.