Linda Il cadavere di una persona è stato scovato nelle primissime ore di giovedì 5 luglio ai margini di una strada di campagna. Si tratta di un uomo di 48 anni, trovato nella sua auto nel territorio comunale di Numana, in provincia di Ancora. L’uomo è stata poi identificato come Giuliano Calza, un manager dell’Istao (Istituto Adriano Olivetti) di Ancona, che sarebbe rimasto forse vittima di un malore mentre si trovava alla guida della sua Jaguar.
Secondo le prime ricostruzioni, l’automobile condotta dall’uomo sarebbe uscita di strada in via Montefreddo nel tardo pomeriggio di mercoledì 4 luglio. In seguito all’impatto, avvenuto per cause ancora sconosciute, la vettura è rimasta lì per oltre 10 ore prima di essere avvistata intorno alle 6 di questa mattina. La folta vegetazione in mezzo alla quale è piombato il veicolo ha del resto aumentato la difficoltà nel vedere quanto accaduto. Al momento del ritrovamento, Calza era ormai deceduto da alcune ore.
Giuliano Calza ha ricoperto diversi ruoli manageriali, in particolare nel settore delle risorse umane. Era stato un figura importante in diverse aziende marchigiane, tra cui Indesit Group e Sida. Aveva anche rivestito la carica di presidente dell’Aidp (Associazione italiana direzione personale) delle Marche. L’uomo aveva perso l’uso delle gambe, ma nel giro di due anni era riuscito a tornare comunque a lavorare in Indesit. Recentemente era stato anche co-fondatore di Apply Communication, una piattaforma multimediale per la comunicazione aziendale e istituzionale.
Giuliano Calza: stima e apprezzo
La vittima è stata stroncata forse da un malore mentre guidava in via Montefreddo, nei pressi del villaggio Taunus. L’auto ferma è stata notata solo questa mattina da un passante ai bordi del campo. La vettura era parzialmente coperta dalla fitta vegetazione del posto, cosa che ne ha reso difficoltosa la visione. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Numana, un pubblico ministero di Ancona e il medico legale. Gli esperti hanno dunque effettuato una prima ispezione del cadavere, scoprendone così l’identità. Già ieri pomeriggio, non vedendo tornare il marito a casa, la moglie si era rivolta ai carabinieri.
Giuliano Calza si era costruito una carriera di successo, una famiglia e una casa da sogno. Tutto questo nonostante la sua disabilità motoria. Da tempo l’uomo era infatti costretto su una sedia a rotelle dopo un grave incidente. Per questo in tanti ne ammiravano la forza, la professionalità e la sensibilità. Ma il destino gli ha purtroppo riservato un altro brutto evento. Ovvero una fine improvvisa e isolata, in auto, in mezzo a un campo di granoturco per circa 12 ore. Numana e il mondo dell’economia e dell’università piangono la morte di Giuliano Enrico Lorenzo Calza. Già braccio destro di Andrea Merloni nella Indesit, Calza è stato trovato solo e senza vita in un campo nella zona del Coppo.
