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Nuoro, prete accusa migranti mendicanti e viene bollato come razzista

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Destano scalpore le affermazioni di un prete di Nuoro, che ha definito i migranti come accattoni. Indignazione sul web e accuse di razzismo per don Francesco Mariani

A Nuoro, e non solo, stanno facendo scalpore le affermazioni di don Francesco Mariani, parroco della chiesa locale San Giuseppe. Il prete è anche sociologo e giornalista, ed in un suo editoriale, pubblicato nel settimanale diocesano di Nuoro l’Ortobene, ha usato termini ed espresso contenuti sicuramente forti, e per molti parecchio discutibili, soprattutto perché fatti da un uomo di Chiesa. Don Francesco Mariani sta subendo l’indignazione di una grossa parte dell’opinione in rete, che lo definisce razzista. Ma lui non è d’accordo.

Nuoro accattonaggio razzismo

Nel suo articolo imputato, Don Francesco Mariani ha affermato di sentire enorme disagio ad entrare in chiesa, dovendo passare attraverso un cordone di mendicanti dislocati sul sagrato, sul portone, dentro la bussola e anche nella stessa parrocchia. Il parroco di Nuoro, fin qui ha espresso concetti anche abbastanza condivisibili. Il prete è anche giornalista, ed è stato direttore per tanti anni di Radio Barbagia.

L’articolo ha fatto discutere per le affermazioni successive: “Ho visto il ritorno alla grande di un clan di zingari che dopo aver devastato il campo di accoglienza di Pratosardo realizzato dal Comune con i nostri soldi lo hanno trasformato in una discarica”. Il prete sottolinea che son stati spesi dei soldi per garantire la frequenza scolastica ai loro figli, e per garantirgli un tenore di vita decente. Ma, nonostante questo, “sono lì davanti alla chiesa delle Grazie a pietire e strattonare anziani e malati arrivati per la giornata mondiale dei poveri”.

Poi, ha narrato di un fatto che gli è successo presso un supermercato, dove un extracomunitario gli chiede il carrello per parcheggiarlo. “Ero il numero 403. Un euro per ogni carrello fa una bella cifra”. Poi sottolinea che lo Stato, “cioè pantalone”, spende 35 euro al giorno per alloggio, vitto, vestiario, ricariche telefoniche e sigarette: poi questi vanno per strada a fare gli accattoni. Il prete di Nuoro non si definisce razzista, ma afferma di provare rabbia per chi, come un’anziana che va in banca, alle poste, si trova subito dinanzi al posto un uomo che non solo chiede soldi, ma li pretende ed insiste.

Nuoro polemiche

Tuttavia, il prete di Nuoro è contento delle polemiche che stanno venendo fuori. Si è detto soddisfatto che finalmente si inizi a parlare, nella sua città, di accattonaggio. Perché questo era il vero contenuto del suo articolo, e riguarda extracomunitari e non solo.

Secondo don Mariani, accogliere vuole dire pure far rispettare le leggi di chi ti accoglie. E infrangerle è un reato, non centra con l’identità etnica. “L’accattonaggio è la sconfitta delle nostre politiche di accoglienza”, afferma don Francesco Mariani.

Il prete di Nuoro non intende prendere parte al conflitto ideologico tra razzisti e buonisti (“o antirazzisti di istinto e professione”). Don Mariani, afferma, cerca solo di comprendere la realtà. Infatti, il parroco ricorda che, sommessamente, “di essere laureato in sociologia ancor prima di essere ordinato sacerdote”.