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Nuova strage di braccianti in Puglia

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Un furgone che trasportava braccianti dopo una giornata di lavoro si è schiantato in provincia di Foggia, due giorni dopo un'altro tragico incidente

Un furgone si è schiantato in provincia di Foggia, in Puglia, mentre trasportava un gruppo di braccianti agricoli al termine della giornata di lavoro. 12 persone sono morte sul colpo. L’impatto fatale è avvenuto contro un tir che proveniva dalla direzione opposta. Le dinamiche dell’incidente ricordano molto quelle di un’altra tragedia simile, avvenuta solo poche ore prima nella zona. Intanto, interviene anche la politica.

Cosa è successo a Lesina

L’incidente è avvenuto nelle vicinanze di Lesina, un paese nei pressi del famoso lago, in provincia di Foggia. A bordo del furgone, che aveva targa bulgara, c’erano quindici braccianti, tutti di origine africana, ed erano di ritorno da una giornata di lavoro nei campi. All’interno del veicolo c’erano prodotti farinacei. Il furgone si è scontrato frontalmente con un tir proveniente dalla corsia opposta. I tre sopravvissuti sono tutti ricoverati all’ospedale di San Severo, ma nessuno dovrebbe essere in pericolo di vita.

Solo due giorni prima, sabato 4 agosto, sulla strada provinciale 105 tra Ascoli Satriano e Castelluccio dei Sauri, un altro furgone si era schiantato con un tir. L’impatto aveva sparso per la strada il carico di pomodori trasportato, con alcuni degli effetti personali dei braccianti morti nell’impatto, che sono state oggetto di alcune foto molto condivise sui social. Anche in quel caso, nell’incidente sono morti sul colpo quattro braccianti agricoli di origine africana.

Le indagini e le proteste

Si è aperta intanto l’indagine per caporalato per fare luce sulle condizioni di lavoro nelle campagne foggiane. Da più parti infatti viene denunciata una situazione di degrado e sfruttamento, nonché di mancanza dei diritti fondamentali, quelli del lavoro e quelli dell’uomo. In alcuni campi, infatti, la raccolta di un quintale di pomodori viene pagata solo 1 euro. Alcuni caporali, inoltre, metterebbero a disposizione mezzi di fortuna per il trasporto dei lavoratori, oppure lascerebbe in mano il compito ad autisti provenienti dall’est-europa – come probabilmente accaduto in questo caso – anche loro ampiamente sottopagati.

Mercoledì 8 agosto si organizzarà una marcia, cosiddetta “dei berretti rossi”, con riferimento ai cappellini ritrovati nell’incidente del 4 agosto di proprietà dei braccianti morti. La marcia partirà da San Severo e sarà diretta a Foggia. Nella stessa giornata ci sarà anche uno sciopero generale dei braccianti.

Il ministro dell’Interno Salvini ha dichiarato che ci saranno controlli “a tappeto” per combattere il caporalato, a Foggia e altrove. E’ intervenuto anche il ministro Di Maio, che ha affermato: “E’ necessario arginare una volta per tutte la piaga del caporalato. Un sistema vergognoso che sfrutta la disperazione di persone disposte a tutto pur di lavorare”. In seguito ha dichiarato anche che verranno avviate procedure atte ad aumentare il numero di ispettori per vigilare le condizioni nei campi.

Con un comunicato su Facebook, infine, il premier Conte ha confermato che domani sarà presente prima a Bologna e poi a Foggia per “portare la vicinanza del Governo ai feriti e ai familiari delle vittime”. Conte ha poi ringraziato le forze dell’ordine, i vigili del fuoco e la Protezione Civile.