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Nuova stretta ai pagamenti in contanti: cosa accadrà da gennaio 2022

pagamenti contanti gennaio 2022

Cosa cambia nei pagamenti in contanti a partire da gennaio 2022: il massimo torna a 1000 euro.

Dando seguito a quanto previsto nella legge di bilancio 2020 varata dal governo Conte bis, in Italia da gennaio 2022 prenderà il via una nuova stretta ai pagamenti in contanti che passeranno dall’attuale massimo di 2mila a 1.000 euro. La misura è ritenuta necessaria sia per contrastare il fenomeno dei pagamenti in nero, sia per ridurre la circolazione del contante e incentivare il numero di transazioni pro capite con carta.

Pagamenti in contanti da gennaio 2022

Un tentantivo in tal senso era stato fatto con il Cashback di Stato introdotto sempre dal governo Conte bis, ma archiviato dall’esecutivo di Mario Draghi. Il Mef punta ora infatti a favorire i pagamenti con carta cercando di semplificare la lotteria degli scontrini che fin qui non ha avuto grande consenso, specie tra i piccoli commercianti. 

Gennaio 2022, le nuove regole dei pagamenti in contanti

“A fronte di 5,9 milioni di codici rilasciati a 4,7 milioni di utenti – ha detto il sottosegretario all’Ecoonomia Federico Freni – gli esercenti che hanno trasmesso i dati della lotteria sono solo il 26,8 per cento del totale”. L’obiettivo è dunque quello di sviluppare dei softwaare ad hoc che aiutino i piccoli commercianti nella gestione della misura e che permettano di velocizzare l’operazione. 

Pagamenti in contanti, cosa accade da gennaio 2022

Nella manovra del governo Draghi sono poi presenti anche altre novità. Tra queste c’è l’aumento del credito d’imposta sulle commissioni pagate dagli esercenti per l’utilizzo dei Pos nel periodo che va da luglio 2021 al 30 giugno 2022. Il passaggio indicato va dal 30 al 100%. Infine, con tax credit, si vuole agevolare l’acquisto, noleggio e utilizzo di dispositivi Pos base o per i Pos evoluti dal 2022.