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Nuovi dati INPS: 319 mila posti fissi in più nel 2015

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Sono stati diffusi ieri i dati sui posti di lavoro fissi nati quest'anno e il bilancio che ne emerge è senz'altro positivo. A fornire i numeri è stato l'INPS, secondo il quale i contratti a tempo indeterminato stipulati nei primi 8 mesi del 2015 sarebbero in totale 1.164.866, mentre le contemp...

Sono stati diffusi ieri i dati sui posti di lavoro fissi nati quest’anno e il bilancio che ne emerge è senz’altro positivo.

A fornire i numeri è stato l’INPS, secondo il quale i contratti a tempo indeterminato stipulati nei primi 8 mesi del 2015 sarebbero in totale 1.164.866, mentre le contemporanee cessazioni, sullo stesso tipo di contratto, sarebbero 1.073.203. Tenuto conto poi delle trasformazioni di contratti di lavoro a termine o di apprendistato in rapporti a tempo indeterminato, il totale ammonterebbe a 319 mila posti di lavoro fisso in più rispetto al corrispondente periodo del 2014.

In termini percentuali, confrontando i dati del 2015 con quelli dell’anno scorso, si evidenzia un incremento di +38% circa, un numero che, se confermato, rappresenterebbe un risultato davvero notevole.

Lo pensano, com’è ovvio che sia, i dirigenti del Pd, fra cui Ernesto Carbone, secondo il quale “le riforme producono i loro risultati”, e Marco Di Maio, che ha evidenziato che “grazie al Jobs act e alle riforme varate dal governo nella legge di Stabilità dell’anno scorso migliaia di lavoratori escono dal precariato e acquisiscono diritti che non avevano mai avuto prima”.

L’incremento di posti fissi, peraltro, risulta superiore alla media nazionale in moltissime regioni e secondo una distribuzione che ‘dimentica’ il divario nord – sud: Friuli-Venezia Giulia (+84,5%), Umbria (+61,6%), Marche (+53,1%), Piemonte (+52,7%), Trentino-Alto-Adige (+50,5%), Emilia-Romagna (+49,4%), Liguria (+47,7%), Veneto (+46,3%), Basilicata (+40,9%), Lazio (+40,8%), Lombardia (+39,3%), Toscana (+36,4%) e Sardegna (+36,2%). Sotto la media nazionale, ma pur sempre con saldo positivo, sono anche Calabria (+17,3%), Puglia (+16,3%) e Sicilia (+11,0%).

I contratti di lavoro per i quali si è usufruito delle misure di esonero contributivo introdotte dalla Legge di Stabilità sono risultati essere in totale quasi 800 mila (790.685), dei quali circa 180 mila sarebbero trasformazioni di contratti di lavoro a termine in contratti a tempo indeterminato, mentre le restanti sarebbero vere e proprie assunzioni dirette. Il picco delle assunzione sembrerebbe essersi registrato lo scorso mese di aprile, quanto i nuovi rapporti di lavoro instaurati sarebbero stati più di 135 mila.