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Nuovo decreto Covid, la bozza con le riaperture previste dal governo

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È ormai pronta la bozza del decreto Covid con le nuove regole previste dal governo. Le aperture più grandi avverranno solo dal 1 giugno.

È trapelata nella serata del 20 aprile e dovrà ora essere discussa in Consiglio dei Ministri la bozza del decreto Covid con le nuove regole previste dal governo. Secondo quanto emerge dal documento vengono confermate le riaperture già annunciate durante la settimana, con precedenza a ristoranti all’aperto, cinema e teatri per poi proseguire con piscine e palestre, a sempre a seconda del colore in cui si trovano le regioni. Confermato per il momento il coprifuoco notturno dalle 22 alle 5 del mattino. Lo spostamento alle 23, salvo ripensamenti dovuti alla pandemia, è previsto per il 15 maggio.

Covid, la bozza del nuovo decreto

Dal prossimo lunedì 26 aprile riapriranno bar e ristoranti all’interno delle regioni in zona gialla, anche se secondo le nuove disposizioni potranno riaprire al pubblico soltanto quei locali che dispongono di spazi all’aperto. Ulteriore novità è quella riguardante l’orario di chiusura delle attività di ristorazione, che con il nuovo provvedimento potranno restare aperti anche a cena pur “nel rispetto dei limiti orari agli spostamenti”. Vale a dire del coprifuoco che come già detto non subisce modifiche e resta in vigore dalle 22 alle 5. A partire dal primo giugno ci sarà il via libera per i ristoranti al chiuso sempre nelle zone gialle, ma non per la cena.

Sempre dal 26 aprile potranno riaprire in zona gialla anche cinema e teatri come voluto dal ministro della Cultura Dario Franceschini tramite l’apposito protocollo: cioè con capienza consentita al 50%, un massimo di 500 persone per gli spettacoli al chiuso e un massimo di 1000 per quelli all’aperto. Dal prima giugno invece riapriranno in zona gialla stadi e palazzetti dello sport con le medesime modalità. Sempre per quanto riguarda lo sport inoltre dal 15 maggio riapriranno le piscine all’aperto in zona gialla, mentre dal primo giugno riapriranno le palestre. Il 15 maggio riapriranno i centri commerciali nei weekend in zona gialla e infine dal primo luglio tornano le fiere e i convegni.

In arrivo la certificazione verde

Dal 26 aprile sarà inoltre possibile tornare a spostarsi liberamente tra le regioni in zona gialla, mentre per quelle rosse e arancioni arriverà la cosiddetta “certificazione verde” ovvero un pass per coloro che sono stati vaccinati, che hanno avuto il Covid o che hanno effettuato un tampone con esito negativo. Per le visite a casa di parenti e amici aumenta a quattro il limite di persone che è possibile ricevere in zona gialla e arancione. Le scuole tornano invece tutte in presenza, con didattica mista per le scuole superiori.

Il Green Pass

Dal 26 aprile ci consentirà di spostarci liberamente anche dalle regioni rosse e arancioni e poter partecipare ad eventi con più di mille persone all’aperto. Il salvacondotto poggia su tre gambe: la prima è la certificazione di avvenuta vaccinazione; la seconda gamba è il certificato di guarigione dal Covid che, dovrà essere rilasciato dal medico di famiglia o dall’ospedale. Ultima gamba è il certificato di negatività al test rapido o molecolare che vale 48 ore dal suo rilascio. Al momento per spostarsi o partecipare ad eventi basterà esibire uno solo di questi attestati in formato cartaceo che verranno caricati su app e card.

Gli spostamenti

Da lunedì, dalle regioni gialle ci si può spostare liberamente per andare in altre regioni dello stesso colore. Per varcare il confine serve il “green pass”. Per le visite a casa di parenti e amici dal 26 al 30 aprile vale la regola attuale: massimo due persone una volta al giorno. Dal 1 maggio al 15 giugno il limite è elevato a 4 persone sempre una sola volta al giorno. Rimane comunque il coprifuoco alle 22. Le seconde case si potranno sempre raggiungere anche se in zona rossa a patto che il contratto d’affitto sia antecedente al 14 gennaio e che a soggiornarvi siano solo i conviventi di una stessa famiglia.

La scuola

Dal 26 aprile in asili, materne e scuole medie è assicurato il ritorno in presenza e i presidi delle regioni non potranno decidere di chiudere per proprio conto. Per i licei, le scuole tecniche e professionali se in zona rossa l’attività in presenza deve essere garantita almeno al 50% fino ad un massimo del 75%. Come richiesto dalle regioni, anche nelle zone gialle e arancioni il 40% degli studenti potrà continuare con la DAD. Anche in zona rossa è garantita l’attività in presenza per fare uso di laboratori e per garantire l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità. Dal 26 aprile in zona gialla e arancione le lezioni universitarie sono svolte in presenza.

Ristoranti

Nelle regioni in fascia gialla, bar e ristoranti potranno servire solo ai tavoli all’aperto ma anche alla sera. Il coprifuoco rimane alle 22. Resta il limite degli orari nella ristorazione negli alberghi. Nelle regioni arancioni e rosse, bar e ristoranti restano chiusi tutto il giorno. Dal 1 giugno i servizi di ristorazioni riprenderanno anche al chiuso ma on consumazione al tavolo fino alle 18 mentre, si potrà cenare o consumare un drink anche più tardi ma solo al tavolo all’aperto. Restano aperti i servizi di ristorazioni negli autogrill delle autostrade, negli ospedali, porti e aeroporti.

Spettacoli

Dal 26 aprile riaprono cinema, teatri e sale sa concerto in fascia gialla. I posti devono essere tutti a sedere e preassegnati. Distanza interpersonale di almeno un metro tra persone non conviventi. La capienza non può superare il 50% di quella massima autorizzata e il numero degli spettatori non potrà superare i 500 spettatori per spettacoli al chiuso. Dal 1 giugno in zona gialla riaprono anche stadi e palazzetti per eventi e competizioni a livello agonistico. La capienza non potrà superare il 25% di quella massima autorizzata fino ad un limite di 500 spettatori al chiuso e mille all’aperto. Se la situazione epidemiologica lo consentirà si potranno accogliere più di 1000 spettatori in possesso della Green Card.

Piscine e Palestre

Dal 26 aprile si torna a giocare a calcio, calcetto, volley e gli altri sport di contatto anche se, come richiesto dal Cts la doccia bisognerà farla a casa. Restano consentiti all’aperto anche tutti gli altri sport come il tennis o l’atletica. Dal 15 maggio, solo nelle zone gialle, riaprono le piscine all’aperto; sempre con presenza contingentata più o meno a un terzo della capienza e ciascuno dovrà avere almeno 7 metri quadrati di acqua. Le regioni e le categorie interessate avrebbero voluto anticipare i tempi ma la roadmap degli sport fissa al 1 giugno e solo in zona gialla la riapertura delle palestre, sempre con ingressi contingentati per mezzo delle prenotazioni e, distanza di sicurezza di due metri ciascuno. Anche nelle palestre porte sbarrate per l’accesso a spogliatori e docce.