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Nuovo decreto, ipotesi terza dose dopo quattro mesi e green pass ridotto

Speranza Draghi

Giovedì 23 dicembre arriverà un nuovo decreto per contenere la diffusione del Covid, soprattutto nel periodo delle festività natalizie. Le ipotesi.

Giovedì 23 dicembre arriverà un nuovo decreto per contenere la diffusione del Covid, soprattutto nel periodo delle festività natalizie. Le ipotesi al vaglio in questo momento.

Nuovo decreto, ipotesi terza dose dopo quattro mesi e green pass ridotto

Il governo sta cercando di accelerare sulla terza dose e ha già preparato alcune mosse, come per esempio portare da 9 a 5 o 6 mesi la validità del Green Pass, riducendo a 4 mesi l’intervallo tra la seconda e la terza dose di vaccino. Gli esperti sono convinti che il booster sia l’unica mossa per contrastare la variante Omicron e mantenere l’Italia in vantaggio rispetto agli altri Stati, tenendo lontane ipotesi di lockdown e altre chiuruse. Al momento poco più di 15 milioni di italiani hanno effettuato la terza dose. Secondo gli esperti sono troppo pochi, soprattutto tenendo conto che ieri i positivi sono stati 30.798, i morti 153 e i ricoverati poco più di mille. Per questo stanno valutando di ridurre da 5 a 4 mesi il tempo che deve trascorrere tra la seconda e la terza dose.

Nuovo decreto, gli esempi di altri Paesi europei

In Europa diversi Paesi hanno già intrapreso questa strada, per cercare di contrastare la variante Omicron. Il primo è stato il Regno Unito, dove la variante sta superando ogni record. A seguire la Germania, dove la commissione tedesca sui vaccini ha raccomnadato di somministrare la terza dose a tre mesi dalla seconda. La Svizzera è passata da 6 a 4 mesi di intervallo. Il decreto di Natale, per spingere i cittadini a fare il booster, conterrà sicuramente la riduzione della validità del Green Pass anche per l’Italia. Riducendo a 5-6 mesi la durata del certificato, i milioni di cittadini che si sono vaccinati tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno saranno costretti a fare la terza dose immediatamente. Lo scopo è quello di ridurre le ospedalizzazioni.

Nuovo decreto, altre ipotesi e nuove misure

Il governo sta studiando nuove misure. La più importante è l’estensione del Super Green pass al mondo del lavoro pubblico e privato, dopo che è già stato reso obbligatorio per personale sanitario, scolastico e forze dell’ordine. L’obbligo della mascherina all’aperto su tutto il territorio nazionale è l’ipotesi più certa, con l’aggiunta di avere una mascherina Ffp2 per salire sui mezzi pubblici e per entrare nei luoghi al chiuso. L’ipotesi di rendere obbligatorio il tampone per andare al cinema o a teatro, anche per i vaccinati, si scontra con la contrarietà del ministro della Cultura Dario Franceschini, di Renato Brunetta, Matteo Salvini e dei governatori. Potrebbe entrare in vigore nei luoghi al chiuso senza posti assegnati. Si va anche verso il divieto delle feste in piazza a Capodanno. Stanno studiando anche l’ipotesi di rendere obbligatorio il Super Green pass per navi, treni a lunga percorrenza, aerei e per entrare nei centri commerciali. Sembra, invece, essere stata accantonata la possibilità di renderlo obbligatorio per gli studenti.