Sull’obbligo di mascherina al chiuso anche dopo la data spartiacque del prossimo primo maggio Matteo Bassetti è netto e senza fronzoli come suo solito, per lui è una prospettiva “fuori dal tempo e dalla scienza”. In buona sostanza l’infettivologo del San Martino di Genova è nettamente contrario alla possibilità di una proroga di quell’obbligo. E Bassetti li è esattamente nelle ore cruciali in cui il governo guidato da Mario Draghi sta valutando se se prorogare o meno l’obbligo di utilizzo delle mascherine negli ambienti al chiuso.
Bassetti sull’obbligo di mascherina al chiuso
Nel novero degli esperti chiamati a dare un parere sul tema Bassetti è il più polemico e lo ha fatto capire chiaramente con una serie di dichiarazioni rilasciate all’AdnKronos Salute. Per lui ed in queste circostanze la mascherina al chiuso sarebbe un dispositivo di protezione “fuori dal tempo e dalla scienza”. Ha detto Bassetti: “La mascherina deve passare da essere un obbligo ad essere un presidio utilizzato in modo appropriato quando però serve. Il compito del ministero della Salute non è obbligare le persone ad usarlo al chiuso ma ad usarlo nel modo migliore”.
“Speranza ascolta solo alcuni esperti”
“Questo dovrebbe essere l’obiettivo di un ministero della Salute moderno e che sta dalla parte dei cittadini”. E ancora: “Continuare con la politica degli obblighi nel 2022, di fronte ad una situazione diversa rispetto al 2020 e al 2021, vuol dire avere una logica anacronistica più vicina a sistemi totalitari che alle democrazie europee. Dispiace che il ministro Speranza ascolti solo alcuni esperti che gli dicono di fare come lui vuole”.