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Palù: "Il tempo di incubazione del Covid si è ridotto a due giorni"

Palù sull'obbligo vaccinale

Palù afferma che rispetto al ceppo originario che aveva un R0, cioè il numero di riproduzione virale (indice di contagiosità) medio di 2,5, la variante Delta lo ha raddoppiato a 5.

Il virologo Giorgio Palù si è espresso in merito all’obbligo vaccinale a cui Draghi si è detto favorevole spiegando che è un’opzione ma per introdurlo c’è bisogno di un tempo parlamentare necessario: dato che va deciso con una legge ordinaria, il Parlamento dovrà discuterla e approvarla.

Tempo di incubazione

Il virologo, presidente di Aifa e componente del Cts: “Con la variante Delta aumentate anche le ospedalizzazioni. Serve anche quest’anno il vaccino antiinfluenzale.

Sicuramente la variante Delta è molto più contagiosa, la carica virale nelle prime vie respiratorie è da 100 a 1000 volte superiore rispetto a quella prodotta dal ceppo originario di Wuhan e anche il tempo di incubazione che all’inizio della pandemia era di 4-5 giorni, adesso è di 2 giorni. Sono 48 ore, spesso in fase presintomatica, e questo la dice lunga su come sia difficilissimo ( se non mantenendo comportamenti corretti, dispositivi di protezione, igiene e distanziamento) proteggersi dal contagio”

Palù sull’obbligo vaccinale

Intervistato da SkyTg24, l’esperto ha affermato che quello del presidente del Consiglio al vaccino obbligatorio è unsì che apre ad un’ipotesi di lavoro. Servirebbe infatti una legge per renderlo effettivo, il cui iter comporterebbe dei tempi non brevissimi. Se anche l’obbligo dovesse arrivare dopo Natale, ha continuato, “certamente, sicuramente, sarebbe ancora utile“.

Palù ha poi sottolineato che tra gli over 50 ci sono più di 4 milioni di persone che non si sono ancora vaccinate. Dato che i rischi maggiori connessi all’infezione, in termini di aggressività e mortalità, iniziano proprio da quella fascia d’età, sarebbe positivo “riuscire a mettere al sicuro questi soggetti seppur con una coercizione“. Il presidente dell’Aifa ha inoltre ricordato che il 90% dei ricoveri riguarda i non vaccinati e che in terapia intensiva il 95% dei pazienti non ha ricevuto il vaccino.

Palù sull’obbligo vaccinale: “Si sta valutando anche in altri paesi”

L’esperto ha affermato che anche in altri paesi si sta iniziando a parlare di obbligatorietà, almeno per il personale del settore pubblico oltre a medici e sanitari, insegnanti e forze dell’ordine. Quanto al diritto di rifiutare le cure sancito dalla legge, ha precisato, esso deve essere commisurato alle necessità della collettività, ovvero “fatti salvi i doveri politici, economici e sociali, che vuol dire salvaguardare i più deboli“.