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Obbligo vaccinale per i lavoratori a contatto con il pubblico: l'ipotesi del governo

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Alcuni esponenti del governo hanno aperto alla possibilità di introdurre un obbligo vaccinale per i lavoratori a contatto con il pubblico.

Dopo la decisione dell’Austria di rendere obbligatorio il vaccino anti Covid per tutti da febbraio, il governo italiano potrebbe optare per un obbligo vaccinale per le categorie lavorative che operano a contatto con il pubblico.

Obbligo vaccinale per i lavoratori a contatto col pubblico

Attualmente l’immunizzazione è obbligatoria per medici e personale delle Rsa, ma l’esecutivo potrebbe optare per estenderlo anche ad altri lavoratori. Sandra Zampa, consulente del ministro Speranza e responsabile Salute del Pd, ha infatti annunciato che “se si decidesse di introdurre l’obbligo, andrebbe anzitutto a toccare quelle categorie di lavoratori che sono più a contatto con il pubblico“.

Con ciò si intende in primis chi opera nel mondo della scuola, le forze dell’ordine, e i dipendenti della Pubblica amministrazione. A citare queste categorie è stato lo stesso Franco Locatelli che, ipotizzando un obbligo per alcune categorie, ha nominato “forze dell’ordine, dipendenti della pubblica amministrazione e insegnanti“. Sandra Zampa ha comunque affermato che il primo passaggio che farà il governo sarà quello di ascoltare i governatori.

Obbligo vaccinale per i lavoratori a contatto col pubblico: l’ipotesi

Sull’urgenza di introdurre un obbligo vaccinale per coloro che lavorano nel pubblico si è espresso anche Francesco Vaia, direttore sanitario dell’Istituto Spallanzani di Roma. Secondo lui occorre infatti ampliare la fascia dell’obbligo alle le forze dell’ordine, al personale scolastico docente e non docente e ai dipendenti della grande distribuzione.