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Occupazione terapie intensive, la Sardegna supera la soglia del 10%: cosa rischia la regione?

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Aumentano i ricoveri in terapia intensiva in Sardegna, che hanno raggiunto l'11%. Stabili i parametri in Sicilia, ferma al 9% per le intensive.

Complice la variante Delta e i numerosi spostamenti successivi alla fine delle limitazioni, la curva epidemiologica in Italia appare in crescita e preoccupa l’aumento dei casi di Covid. La crescita del tasso di occupazione delle area mediche e delle terapie intensive resta costante in tutto il Paese e in alcune regioni la zona gialla potrebbe essere introdotta dalla prima settimana di settembre. L’occupazione delle terapie intensive è in crescita in Sardegna, che supera la soglia del 10%.

In crescita l’occupazione delle terapie intensive in Sardegna: i rischi

I parametri in vigore da luglio fissano al 10% la soglia di occupazione di terapie intensive e al 15% quella dei reparti ordinari. Superate le soglie critiche, le regioni rischiano di lasciare la zona bianca diventare “gialle”.

Per cambiare fascia di colore, tuttavia, è necessario anche superare la soglia dei 50 nuovi casi settimanali ogni 100mila abitanti.

Aumenta l’occupazione delle terapie intensive in Sardegna: i dati

Secondo i dati Agenas, il tasso di occupazione delle terapie intensive in Sardegna supera la soglia del 10%, raggiungendo quota 11% (+1%).

Leggermente migliorata la situazione in Calabria, che registra un calo del 2% e si ferma al 5%. L’occupazione dei posti letto in rianimazione resta ferma al 9% in Sicilia.

In crescita l’occupazione delle terapie intensive in Sardegna, ma tutta l’Italia resta bianca

Sulla base dei dati emersi dall’ultimo monitoraggio Iss, l’Italia resterà tutta in zona bianca almeno fino a venerdì 27 agosto, sebbene i ricoveri siano in aumento e da diversi giorni preoccupa la situazione sulle due Isole maggiori.

Secondo i dati Agenas riferiti alla settimana dal 16 al 22 agosto, in Italia la percentuale di posti letto occupati nelle terapie intensive resta ferma al 5%, mentre quella nei reparti ordinari è al 7%.