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Ocean Viking a Tolone, la nave è arrivata in Francia ma i migranti non sono ancora ammessi nel Paese

Ocean Viking A TOLONE

Ha raggiunto il porto di Tolone la nave Ocean Viking ma gli oltre 230 naufraghi a bordo non sono stati ammessi su suolo francese.

La nave Ocean Viking è arrivata a Tolone ma gli oltre 230 migranti che si trovano a bordo dell’imbarcazione non sono ancora stati ammessi su suolo francese.

Ocean Viking a Tolone, la nave è arrivata in Francia…

I migranti sbarcati a Tolone dalla Ocean Viking attualmente non sono ammessi su suolo internazionale. Gli oltre 230 naufraghi (di cui 57 sono bambini), infatti, sono stati posti in “zona d’attesa internazionale”. A riferirlo è stata la portavoce del ministro francese dell’Interno, Camille Chaize, ai microfoni di Bfm-Tv.

La nave Ocean Viking è arrivata al porto di Tolone alle ore 08:42 di venerdì 11 novembre, scortata da un elicottero e da imbarcazioni francesi. Al momento, è ferma nella zona militare, nota per essere inaccessibile anche ai giornalisti. I migranti a bordo dell’imbarcazione sono stati accolti, come spiegato dalla portavoce del ministro dell’Interno di Parigi, dai “servizi di soccorso e di salute perché alcuni sono malati e hanno bisogno di cure d’urgenza”. Chaize, inoltre, ha spiegato: Ma poi c’è anche un dispositivo di sicurezza molto importante. L’idea è davvero quella di poter controllare questi arrivi, sono molto inquadrati dalla polizia di frontiera ed è verso una zona di attesa internazionale che dirigeremo questi migranti – e ha precisato –. I passeggeri dell’Ocean Viking non vengono accettati sul territorio francese ma sono oggetto di controlli. Se lo desiderano, potranno depositare la loro richiesta d’asilo, ma in zona d’attesa internazionale, in quanto non sono ammessi sul territorio francese”.

…ma i migranti non sono ancora ammessi nel Paese

La portavoce del ministero francese, poi, ha confermato gli oltre 230 naufraghi verranno posti in una “zona d’attesa chiusa e messa in sicurezza” situata sulla penisola di Giens, a Hyères, ossia un comune turistico a est di Tolone. “Sono strutture che solitamente esistono nei porti e negli aeroporti. In questo caso è una zona di attesa temporanea che abbiamo istituito a titolo eccezionale. E quindi, effettivamente, è la polizia di frontiera che metterà in sicurezza i luoghi. All’interno, i migranti avranno un certo numero di diritti, l’appoggio di associazioni, potranno depositare le loro richieste di asilo. Li trattiamo con grande umanità, grande dignità, ma è una zona internazionale, non è territorio francese. Da lì verranno avviate tutte le procedure legate all’immigrazione, richieste d’asilo, con ricollocamenti verso la Germania e gli altri Paesi europei che si sono proposti di accogliere queste persone”, ha concluso.

Ocean Viking a Tolone, l’intervento della cofondatrice Sos Mediterranee

Intanto, sull’accaduto si è prontamente espressa l’Ong Sos Mediterranee che gestisce la nave Ocean Vicking giunta a Tolone. Per l’Ong, lo sbarco in Francia dei migranti soccorsi nel Mediterraneo centrale “non deve accadere di nuovo”.

La cofondatrice e direttrice esecutiva di Sos Mediterranee, Sophie Beau, infatti, ha dichiarato: “Contiamo di tornare in mare a breve, entro poche settimane. Niente ci farà rinunciare all’imperativo del soccorso in mare. È criminale lasciare questo spazio marittimo senza risorse significative dedicate alla ricerca e al salvataggio – e ha aggiunto –. Tuttavia stiamo affrontando grandi difficoltà finanziarie, a causa di un importante aumento del costo delle nostre operazioni a seguito della guerra in Ucraina. Chiediamo oggi il sostegno finanziario di coloro che condividono i nostri valori e desiderano contribuire a salvare vite umane: cittadini, organizzazioni, istituzioni, enti locali, per sostenerci, fate una donazione. Allo stato attuale delle nostre finanze, non possiamo garantire la sostenibilità delle nostre missioni oltre pochi mesi“.

La posizione della Francia

Il Direttore Generale degli Stranieri al ministero dell’interno di Parigi, Eric Jalon, invece, in conferenza stampa, ha spiegato: “La Francia vuole decidere molto rapidamente sul destino degli oltre 230 migranti sbarcati dall’Ocean Viking nel porto di Tolone, nel sud della Francia, dopo oltre 15 giorni di ricerche di un porto sicuro nel Mediterraneo. Il nostro obiettivo è avviare molto rapidamente l’insieme delle procedure che consentiranno di esprimersi sulla situazione di queste persone. Un colloquio verrà organizzato entro il termine di 48 ore lavorative, insieme agli addetti dell’Ufficio francese di protezione dei rifugiati. Questi saranno chiamati ad esprimersi sulla pertinenza o meno delle varie richieste d’asilo. Le persone a bordo dell’Ocean Viking verranno portate in un villaggio vacanze sulla penisola di Giens, a Hyères, comune turistico ad est di Tolone. Per accelerare la procedura, l’Ofpra ha previsto di mobilitare da questo fine settimana sedici agenti in grado di realizzare fino a 90 colloqui al giorno”.

Jalon, infine, ha precisato: “Per le persone la cui richiesta d’asilo risulterà chiaramente infondata, per quelli che dovessero rappresentare un rischio securitario, ci metteremo all’opera con procedure di rimpatrio affinché ritornino nel loro Paese d’origine”.

Per quanto riguarda i migranti, i due terzi dei naufraghi della Ocean Viking verranno dislocati in nove Paesi dell’Ue ossia Germania, Lussemburgo, Bulgaria, Romania, Croazia, Lituania, Malta, Portogallo, Irlanda, inserendosi a pieno titolo nel meccanismo europeo di solidarietà al quale stavolta l’Italia ha scelto di non partecipare.