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Sciare in sicurezza: qualche consiglio utile

sciare in sicurezza

Con l'arrivo della neve le piste da sci si riempiono. È importante prestate la massima attenzione quando si scia per non farsi male.

Siamo in inverno e per tanti questa stagione è legata alle vacanze e agli sport da praticare sulla neve. Non di rado succede però che l’agognata settimana bianca si trasformi in un’avventura poco piacevole, con conseguenze più o meno gravi sulla salute degli avventori dei luoghi di montagna.

L’Istituto Superiore di Sanità realizza annualmente una statistica riguardante questo tipo di incidenti, cercando di analizzare a fondo il fenomeno in modo da poterlo arginare. I risultati che emergono parlano di circa trentamila incidenti l’anno causati dalla pratica di sport invernali, numeri che non possono passare inosservati, soprattutto perché a volte sono letali o lasciano comunque conseguenze permanenti.

Spesso la causa degli incidenti è la sottovalutazione del rischio che un’attività come lo sci comporta, nonché una sovrastima delle proprie capacità atletiche. A questo si affianca inoltre una poco adeguata preparazione fisica preventiva, un abbigliamento non adatto al luogo e il non utilizzo dei dispositivi di sicurezza.

Ecco perché è bene rispettare pochi ma preziosi accorgimenti prima di avventurarsi tra le montagne innevate.

Come vestirsi per andare a sciare

“Farà freddo, porto qualcosa di pesante” è il pensiero che si potrebbe essere portati a fare pensando a cosa mettere in valigia prima di partire per una vacanza sulla neve. Tuttavia scegliere l’abbigliamento adatto non è così semplice. L’obiettivo infatti è certamente quello di proteggersi dal freddo, ma ancor più importante è che gli indumenti siano traspiranti. Un tessuto come la lana, che ben trattiene l’aria tra le sue fibre, tiene sicuramente al caldo nonostante temperature molto rigide, purché però si rimanga asciutti: se infatti si inizia a sudare si perderà calore in modo molto più veloce che se si fosse esposti direttamente all’aria.

È bene perciò ricordarsi che quando ci si veste per fare attività fisica a temperature rigide è importante scegliere abiti meno pesanti di quel che si è portati a pensare, ma ben traspiranti, e con mani e piedi ben protetti. Non dimenticando inoltre la comodità e la praticità degli indumenti indossati.

L’ideale è coprirsi a strati, da togliere e mettere a seconda della temperatura e dell’intensità con cui si scia e si suda. Tipicamente l’abbigliamento da sci è composto da:

  1. 1. un primo strato a contatto con la pelle (intimo, maglia e pantaloni), aderente e in tessuto tecnico, per allontanare il sudore dalla pelle e asciugarsi in fretta, sia per non disperdere calore che per evitare irritazioni o infezioni. Importante anche sceglierlo comodo, magari senza cuciture e con un trattamento anti odore;
  2. 2. un secondo strato (giacca leggera e poco ingombrante), in pile o tessuto riflettente, adatto a trattenere il calore. Sconsigliato il piumino, perché attira e trattiene l’umidità;
  3. 3. uno strato esterno (giacca e pantaloni), impermeabile all’acqua e resistente al vento, possibilmente leggero e poco voluminoso per non creare difficoltà nei movimenti.

L’abbigliamento da sci si completa con il casco, non obbligatorio ma consigliato, la maschera, i guanti e gli scarponi.

Come evitare distorsioni e contusioni

Secondo la statistica su menzionata, nella maggior parte dei casi l’intervento di soccorso sulle piste è effettuato in seguito a distorsioni (quasi il 35%), seguono poi contusioni, fratture e lussazioni, traumi che riguardano principalmente gli arti inferiori.

Abbiamo chiesto un parere a all dottor Pietro Dalla Vedova del portale idoctors.it, specialista in Ortopedia e Traumatologia, il quale ci ha spiegato che questo tipo di lesioni mettono in luce l’importanza di un’adeguata preparazione fisica nell’affrontare una giornata sulle piste da sci, in quanto si è notato che la percentuale maggiore di infortuni avviene all’inizio dell’attività, quando si è poco preparati fisicamente, o alla fine di un’intensa giornata, perché non si è in grado di ascoltarsi a livello fisico e mentale decidendo di smettere di sciare quando ci si sente stanchi.

È fondamentale quindi fare un buon riscaldamento prima di affrontare una giornata sulla neve, per migliorare l’elasticità e la mobilità articolare. A volte basta infatti un movimento sbagliato o un’eccessiva sollecitazione per compromettere la salute delle articolazioni, in particolare del ginocchio, più esposto nell’attività di piegamento e slalom.

Da non trascurare infine una corretta alimentazione, preferendo una colazione base di carboidrati in modo da avere sufficiente energie per affrontare gli sforzi fisici mentre durante la giornata, nonché consultare il proprio medico prima di partire, soprattutto in presenza di patologie respiratorie o cardiovascolari, per verificare la compatibilità del proprio organismo con l’impegno sportivo che si vuole affrontare.

Cosa fare in caso di incidenti

Nonostante tutte le accortezze che si possono prendere, gli incidenti sulla neve restano comunque abbastanza frequenti. È consigliabile quindi partire già preparati all’evenienza e tenere a mente le regole base su come affrontare i tipi di traumi più comuni.

In caso di distorsione, ad esempio, il dottor Della Vedova ci ha indicato quattro step da seguire: riposo, ghiaccio, bendaggio e posizione sollevata dell’arto incidentato per favorire la riduzione dell’edema. È opportuno poi, specialmente se il dolore persiste, recarsi al pronto soccorso in modo da accertare la presenza di eventuali fratture.

Ghiaccio e riposo possono essere utili anche in caso di contusioni da caduta. Inoltre può essere d’aiuto anche avere con sé una pomata antinfiammatoria, da applicare fino a tre volte al giorno per circa una settimana sulla zona dolorante per ridurre il dolore. Quanto alle cadute, infine, un accorgimento particolare è quello di fare attenzione ai sintomi se ad essere colpite sono zone come testa e bacino. In entrambi i casi infatti, se il dolore persiste (e in caso di colpo alla testa se compaiono anche senso di stordimento, pallore, nausea o cefalea) è bene recarsi immediatamente al pronto soccorso, per scongiurare che il trauma occorso abbia provocato lesioni cerebrali o danni alla colonna vertebrale.