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Canada: forse una correlazione tra farmaci ipotensivi e tumore al polmone

Correlazione tumore al polmone e farmcai ipotensivi

Una ricerca dell'Università di Ottawa rivelerebbe una possibile correlazione tra farmaci ipotensivi e tumore al polmone. Vediamo lo studio

Secondo quanto determinato da alcuni ricercatori, alcuni farmaci comunemente utilizzati per ridurre la pressione arteriosa può aumentare il rischio di tumore al polmone. Lo studio, effettuato dal team del Dipartimento di Epidemiologia, Biostatistica e Salute del lavoro dell’Università McGill di Ottawa, in Canada, e coordinato dal professor Laurent Azoulay, mette in discussione il ruolo degli ACE-inibitori nell’insorgenza di tumore al polmone. Il principio attivo è contenuto nella maggior parte dei farmaci prescritti in caso di pressione alta. Un principio per esempio contenuto nel Ramipril. Un farmaco che nel 2017 nel solo Regno Unito è stato prescritto 27 milioni di volte, e che negli Stati Uniti viene prescritto 163 milioni volte ogni anno.

Lo studio di correlazione al tumore

Lo studio, condotto con l’analisi statistica dei dati di un milione di persone trattate con antipertensivi tra il 1995 e il 2015, ha rilevato 8000 casi di insorgenza del tumore al polmone. Una percentuale superiore del 14% rispetto ai pazienti trattati con altri tipi di farmaci ipotensivi. La ricerca ha rivelato che tra i pazienti che hanno assunto ACE-inibitori negli ultimi 10 anni, l’insorgenza della malattia è risultata superiore del 31%.

Secondo lo studio, gli ACE-inibitori aumenterebbero la probabilità di ammalarsi perchè provocherebbero l’accumulo di sostanze chimiche nei polmoni. Quale per esempio la bradichinina, considerata strettamente associata allo sviluppo del cancro al polmone.

Gli scienziati sottolineano però come lo studio sia di semplice osservazione. Non in grado quindi di stabilire alcun rapporto causa-effetto tra l’uso del farmaco e il cancro. Una simile affermazione richiederebbe, sempre secondo i ricercatori, ricerche più approfondite.

Bisogna inoltre considerare che il beneficio tratto dall’utilizzo di farmaci ipotensivi come gli ACE-inibitori sia da considerare molto maggiore rispetto ai rischi corsi utilizzando tali farmaci. Se prescritti dal medico, quindi, si possono assumere tranquillamente. Anche perchè la ricerca ha sollevato diverse critiche nel mondo accademico, secondo il quale parlare di un effettivo rischio di cancro sia assolutamente prematuro.