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La dieta giapponese sfida quella mediterranea

Dieta di febbraio.

La dieta giapponese sta diventando sempre più famosa nel mondo, tanto da mettere in discussione la dieta mediterranea. Ecco i benefici.

La dieta giapponese e quella mediterranea condividono da sempre molti dei principi nutritivi che sono necessari per riuscire ad avere una vita sana e lunga. La dieta giapponese, in particolare, presenta vantaggi importanti come la presenza di alimenti vegetali con estrogeni deboli (es: edamame, tofu, germogli di soia, tè verde ecc…), che vanno a generare un’azione di protezione nei confronti dell’organismo e una scarsità di grassi saturi, che in molti casi diventano dannosi per il nostro organismo (es: colesterolo).

Dieta giapponese

Secondo alcuni studi la dieta giapponese potrebbe benissimo fare concorrenza alla più conosciuta dieta mediterranea, poiché potrebbe diventare un regime alimentare molto importante per la prevenzione di diverse patologie. Secondo alcuni dati, infatti, l’aspettativa di vita è di 85 anni per la dieta giapponese e 79 per quella mediterranea. Una realtà che potrebbe ridurre il rischio di alcune malattie, anche gravi.

I dati analizzati dagli studiosi di tutto il mondo parla molto chiaro, la dieta mediterranea e la dieta giapponese giocano pari. Ad esempio, la riduzione del rischio del cancro è del 27% con la dieta giapponese e il 35% con quella mediterranea; per l’ictus è del 22% con la dieta giapponese e il 25% con la dieta mediterranea; per il morbo di Parkinson è del 50% con la dieta giapponese e con il 46% con la dieta mediterranea.

A destare l’attenzione, però, sono alcuni dati relativi all’incidenza minore del tumore alla prostata in Giappone. Secondo uno studio pubblicato su “Biology and Reproduction” dai ricercatori del Children’s Hospital Medical Center di Cincinnati i benefici che riguardano la dieta giapponese nella prevenzione del cancro della prostata derivano dalla produzione di una molecola che si chiama Equol, che viene prodotta dall’intestino quando la soia viene digerita.

La molecola Equol riuscirebbe a bloccare l’azione dell’ormone maschile DHT, che si collega all’ipertrofia prostatica e al tumore. Inoltre, viene consigliata la dieta del Sol Levante dagli studiosi del dipartimento di Epidemiologia della Columbia University. Questo regime alimentare si caratterizza per il suo essere povero di grassi, soprattutto dopo l’accertamento del tumore, che può andare a influire sul decorso della malattia.

Dal 2014 la dieta giapponese e la dieta mediterranea sono state riconosciute dall’Unesco come patrimonio immateriale dell’umanità. Per la dieta giapponese sono stati riconosciuti diversi benefici: ad esempio, è ricca di alimenti come edamame, germogli di soia, tofu, tè verde ecc… che si caratterizzano per gli estrogeni deboli (sostanze naturali con un’attività estrogenica debole), che vanno a generare un’azione protettiva nei confronti del tumore alla prostata.

La dieta giapponese, inoltre, è molto povera di grassi saturi che vanno a generare diverse complicanze di tipo cardiovascolare e che sono dannosi per il nostro organismo perché possono innalzare i livelli del colesterolo. Altri benefici della dieta giapponese derivano dall’alta presenza di alimenti vegetali come la nostra dieta mediterranea. Gli acidi grassi mono, le fibre e i sali minerali, infatti, proteggono dall’invecchiamento cellulare e dai processi infiammatori.

La dieta giapponese e la dieta mediterranea sono due regimi alimentari tradizionali che si basano su un legame stretto tra le materie prime, la cultura e le abitudini alimentari delle popolazioni. Essendo radicate nella storia dei popoli, possiamo affermare che la dieta giapponese e quella mediterranea hanno un legame molto stretto con le ricette tradizionali molto complesse e anche con il territorio.

Dieta mediterranea

La dieta mediterranea è un regime alimentare tipico delle popolazioni che hanno colonizzato il bacino del Mar Mediterraneo, fino agli anni ’50 del Novecento. Con l’avvento del boom economico dopo la II° Guerra Mondiale c’è stato un abbandono progressivo della dieta mediterranea, fino a un regime alimentare molto più ricco di grassi e di proteine animali. La dieta mediterranea è da sempre molto amata nel mondo e nel 2019 è stata il regime alimentare più seguito nel mondo, soprattutto negli USA.

Alla base della dieta mediterranea possiamo trovare una scelta molto ampia di frutta, verdura, olio d’oliva, frutta secca e legumi. Si limita, invece, il consumo di carne (es: rossa) e tutti quelli alimenti che sono ricchi di grassi e zuccheri. In modo limitato vengono ammesse le bevande alcoliche (es: vino) e i formaggi. I medici raccomandano di seguire la dieta mediterranea perché si basa sul consumo di cibi naturali e un accurato apporto di nutrienti adeguati.

La dieta mediterranea previene le malattie cardiovascolari, perché apporta naturalmente pochi grassi saturi e, soprattutto, pochissimo colesterolo. Inoltre, questo regime alimentare è ricca di acidi grassi essenziali omega 6, fibre alimentari, omega 3, antiossidanti (es: polifenoli, minerali, vitaminici ecc…) e acido oleico. La dieta mediterranea, inoltre, riduce il rischio di sviluppare il diabete mellito di tipo II e previene i picchi glicemico-insulinici.

Il miglior integratore da abbinare

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