> > Cometa di Halley, ogni quanto è visibile dalla Terra

Cometa di Halley, ogni quanto è visibile dalla Terra

Cometa di Halley

La cometa di Halley è visibile dal nostro pianeta ogni 76 anni, l'ultima apparizione risale al 1986 e la prossima è prevista per il 2062.

L’ultima apparizione della Cometa di Halley risale ormai al 1986. Il suo periodo orbitale medio è di 76 anni, la prossima apparizione sulla Terra è quindi prevista per il 2062. La prima fonte scritta che ne riporta l’esistenza risale alla seconda metà del I secolo d.C., quando il rabbino Yehoshua ben Hananiah nota una stella che appare ogni settanta anni. Il primo ad affermarne in modo scientificamente esatto l’esistenza fu l’astronomo inglese Edmond Halley.

Cometa di Halley, quando appare

Il nome ufficiale della Cometa di Halley è 1P/Halley ed è nota per essere una della più brillanti comete periodiche visibili dalla terra. Le comete classificate come periodiche compiono la loro rivoluzione intorno al corpo galattico di riferimento in un lasso di tempo inferiore ai 200 anni. Halley infatti impiega circa 76 anni a completare la sua orbita attorno al Sole.

La cometa di Halley proviene da una zona periferica del sistema solare: la fascia di Kupier, che si estende dall’orbita di Nettuno, a 30 UA dal Sole (l’Unità Astronomica è l’unità di misura equivalente alla distanza media tra il Sole e la Terra), fino a 50 UA dal Sole. La fascia è composta da corpi minori, composti soprattutto da sostanza volatili congelate.

In questo momento la cometa è ancora distante dal nostro pianeta: la sua prossima apparizione è prevista per il 2062.

Sciami meteorici

La cometa di Halley è una delle poche a essere causa, nel suo orbitare, di due sciami meteorici distinti: le Eta Aquaridi, visibili a inizio maggio, e le Orionidi, visibili a inizio ottobre. Lo sciame meteorico è un fenomeno che si verifica quando la Terra incrocia la sua orbita con quella di una cometa, che ha lasciato al suo passaggio una scia di detriti.

I detriti rilasciati dalla cometa entrano a contatto con l’atmosfera terrestre a una velocità elevatissima (dell’ordine delle decine di Km al secondo) venendo bruciati dalla forza di attrito. Questo scoppio provoca delle spettacolari scie luminose, le meteore, comunemente note come stelle cadenti.

Halley, scoperta della cometa

L’esistenza della cometa di Halley fu scoperta dall’astronomo, matematico, metereologo e fisico inglese Edmond Halley (Londra, 8 novembre 1656 – Greenwich, 14 gennaio 1742). Halley notò infatti come le caratteristiche della cometa apparsa nel 1682 fossero molto simili a quelle della cometa descritta da Keplero nel 1607 e quella riportata da Pietro Apiano nel 1531.

L’astronomo concluse che si trattava di tre diverse apparizioni dello stesso corpo celeste a distanza di circa 76 anni l’una dall’altra e ne prevedé la riapparsa tra gli ultimi mesi del 1758 e i primi del 1759. Halley non visse abbastanza a lungo per avvistare nuovamente la cometa, ma la comunità scientifica del tempo gli diede ragione: la cometa fu avvistata il giorno di Natale del 1758, anno in cui è fissata la scoperta ufficiale.