Simona Bernini In Olanda vi è una proposta che permette l’eutanasia anche a coloro che stanno bene, ma che hanno completato il proprio ciclo di vita.
Nel 2001, l’Olanda è stata il primo paese nel mondo a legalizzare l’eutanasia, ovvero il suicidio assistito per coloro che stavano soffrendo pene indicibili e non avevano nessuna prospettiva di cura.
Ora, stanno pensando di far passare una legge che permetta l’eutanasia anche a coloro che stanno bene, che non soffrono di una patologia e che vogliono richiedere il suicidio assistito, in quanto sentono di aver completato, portato a termine la loro vita. Una decisione che spetta alla persona e che le permetterebbe di morire con dignità.
Edith Schipper, il ministro della Salute, in una lettera al Parlamento olandese letta nella giornata di martedì, ha difeso questa possibilità. Nella lettera, si rivolge a “quelle persone che non hanno la possibilità di continuare la vita in un modo degno, che stanno combattendo la perdita dell’indipendenza e della mobilità, e a coloro che soffrono di solitudine, perché hanno perso i loro cari, a coloro che sono condannati dalla fatica, dal deterioramento e dalla perdita della dignità personale”.
Il progetto, la legge verrà discussa e si pensa possa vedere la luce entro la fine del 2017.
Mentre il suicidio assistito si sta diffondendo in molti paesi, tra cui gli Stati Uniti, la pratica ha guadagnato un largo consenso nei Paesi Bassi. Nel 2015, l’eutanasia è stata usata da 5.516 morti, o quasi il 4 per cento di tutti i decessi nel paese, in base a quanto espresso da un ente governativo.
Ovviamente è una legge che farà scalpore e farà discutere.
