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Olimpiadi: atletica, caccia a 4 record del mondo nelle gare a ostacoli (2)

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(Adnkronos) - Il Paolo Dal Molin apprezzato a Rovereto (13.27 record italiano) e Szekesfehervar (13.31) non ha paura di nessuno. Anche al femminile, c’è una sorvegliata speciale ed è la leader dell’anno Jasmine Camacho-Quinn alla ricerca del primo alloro internazionale, che...

(Adnkronos) – Il Paolo Dal Molin apprezzato a Rovereto (13.27 record italiano) e Szekesfehervar (13.31) non ha paura di nessuno. Anche al femminile, c’è una sorvegliata speciale ed è la leader dell’anno Jasmine Camacho-Quinn alla ricerca del primo alloro internazionale, che varrebbe doppio: Portorico non ha mai vinto un oro in atletica alle Olimpiadi. Gli Stati Uniti (tripletta sul podio a Rio) partono per rovinarle i piani: la primatista mondiale Keni Harrison non ci sta a farsi soffiare il record e il successo, combattive anche Christina Clemons e Gabbi Cunningham. Tra le più competitive, la nigeriana Tobi Amusan, le sorelle britanniche Cindy Sember e Tiffany Porter (leader di una banda europea di buona caratura), la giamaicana Britany Anderson, la bahamense Devynne Charlton.

Il paradosso di due primatisti mondiali, freschi freschi, che però non hanno la ragionevole certezza di conquistare l’oro olimpico. È il curioso caso di Karsten Warholm e Sydney McLaughlin, favoriti sì, ma non favoritissimi, per il titolo dei “quattro acca” a Tokyo. Il giro di pista con barriere, al maschile e altrettanto al femminile, si preannuncia come “la” gara di questa Olimpiade. O comunque come una delle più entusiasmanti. Il vichingo Warholm, due volte re del mondo (Londra e Doha), l’uomo che ha appena aggiornato il più antico record mondiale in pista (il 46.78 di Kevin Young che reggeva da Barcellona 1992) deve respingere l’assalto dello statunitense Rai Benjamin, terzo di ogni epoca, balzato a un non meno strabiliante 46.83 ai Trials in Oregon.

Il faccia a faccia era atteso in Diamond League a Montecarlo. Poi è saltato. Sarà il palcoscenico più nobile a metterli uno di fronte all’altro. Se le prime due piazze sembrano già appaltate, è sempre più stabile il rendimento del brasiliano Alison Dos Santos, serio pretendente al podio (47.34).