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Olimpiadi: marciatrici azzurre Palmisano e Giorgi, 'cinesi favorite ma noi ci siamo'

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Sapporo, 4 ago. - (Adnkronos) - Sapporo, isola di Hokkaido. Lontana da Tokyo quel tanto che basta per affievolire il clima olimpico (“Lo respiriamo soprattutto dalla tv e ce lo trasmettono i nostri compagni via social, la magia degli ori azzurri è arrivata fin qui”, raccontano Ant...

Sapporo, 4 ago. – (Adnkronos) – Sapporo, isola di Hokkaido. Lontana da Tokyo quel tanto che basta per affievolire il clima olimpico (“Lo respiriamo soprattutto dalla tv e ce lo trasmettono i nostri compagni via social, la magia degli ori azzurri è arrivata fin qui”, raccontano Antonella Palmisano ed Eleonora Giorgi), vicina abbastanza da assegnare cinque medaglie d’oro in quattro giorni: le 20 km di marcia, la 50 km al maschile e le due maratone. Per l’Italia, tra i momenti più attesi dell’intera Olimpiade c’è proprio la 20 km femminile, al via nel pomeriggio giapponese di venerdì 6 agosto (alle 16.30), quando in Italia saranno le 9.30 di mattina. La spedizione azzurra, galvanizzata dal doppio oro di Jacobs e Tamberi, cala altri due assi come i bronzi mondiali Palmisano (sul podio iridato a Londra 2017) e Giorgi (a medaglia nella fornace di Doha 2019, però nella “cinquanta”). A Sapporo, scelta per un clima che sulla carta è meno aggressivo di quello della capitale Tokyo, si annunciano comunque temperature elevate e umidità consistente.

“Peggio è per chi gareggia di mattina – spiega Palmisano – per noi della 20 km la temperatura dovrebbe essere gestibile, nelle ore pomeridiane. Come sto? Il problema all’anca che mi ha fatto perdere quaranta giorni prima degli Europei a squadre di Podebrady (vinti con 1h27:42) è sotto controllo. Mi sta dando meno problemi, seppur ci sia ancora un’infiammazione all’inguine. In gara spero di non sentirlo”. A cinque anni dal quarto posto di Rio de Janeiro, la pugliese ci riprova, sul tracciato di Odori Park. E lo stesso è per Eleonora Giorgi, alla sua terza partecipazione olimpica: “Dispiaciuta che non ci sia la 50 km ma sono contenta di essere tornata alla 20 km, perché è un avvicinamento alla ‘trentacinque’ che il prossimo anno sarà nel programma dei Mondiali. Quest’anno ne ho fatta soltanto una, ai Tricolori di Grottaglie (1h28:39) e ho cercato di concentrarmi sull’aspetto tecnico, da curare con particolare attenzione”.