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Olimpiadi Tokyo 2020, Fognini battuto da Medvedev agli ottavi impreca: "Sei un frocio"

Fognini Medvedev frocio

Dopo la squalifica a Barcellona e le multe a Wimbledon, Fognini finisce ancora nel mirino delle critiche per le parole dette nel match contro Medvedev.

2-6, 6-3, 2-6: alle Olimpiadi di Tokyo 2020, il tennis italiano si ferma agli ottavi. Fabio Fognini è stato battuto dal russo numero 2 al mondo, Daniil Medvedev, ma nel match non nasconde la sua rabbia per gli errori commessi e urla: “Sei un frocio”.

Fognini battuto da Medvedev impreca contro di sé: “Sei un frocio”

Fognini pare non abbia accettato l’errore commesso e, forse complice la tensione del momento, non ha trattenuto alcuni insulti rivolti verso sé stesso.

Per l’errore commesso, il tennista italiano non si arrabbia con l’avversario né con l’arbitro, ma si sfoga contro di sé. Tuttavia, lo ha fatto con le parole sbagliate.

Fognini contro Medvedev, “Sei un frocio”: la dinamica

Mentre alle Olimpiadi di Tokyo 2020 alcuni italiani devono fare i conti con il Covid, altri devono affrontare nuove polemiche.

Succede a Fabio Fognini, che dopo aver vinto il secondo set, pareggiando il punteggio, Fognini si procura due palle break in apertura di terzo set. Ma quando sbaglia la prima, si infuria contro sé stesso e nel silenzio di Tokyo urla: “Sei un frocio, sei un frocio”. Poi si gira e si rivolge a un raccattapalle, al quale in italiano dice: “Dammi questa palla”. A quel punto, tira e aggiunge: “Sei un frocio, perché devi tirarle sopra la rete”. Comprensibile la sua rabbia e il suo desiderio di proseguire il sogno olimpico, ottenendo la grande soddisfazione di battere Medvedev. Tuttavia, l’espressione scelta è sicuramente sbagliata.

Fognini contro Medvedev, “Sei un frocio”: il nuovo scivolone del tennista italiano

Quello che è successo nel campo di Tokyo non è un caso isolato per Fabio Fognini. In molti, infatti, ricorderanno diversi suoi sfoghi che lo hanno portato al centro delle polemiche. Il tennista vanta grande talento, ma in molti gli raccomandano più rispetto verso gli avversari e più attenzione alle parole: la rabbia è parte del mestiere, ma non deve prendere il sopravvento.

Lo sfogo di Fognini pronunciato durante il match contro Medvedev è solo l’ultimo scivolone del tennista italiano. In passato, infatti, altre sue uscite infelici gli sono costate caro.

Lo scorso aprile al torneo di Barcellona è stato squalificato per aver rivolto parole offensive a un giudice di linea. Due anni prima a Wimbledon, nel match contro Sandgren, aveva detto: “Ma è giusto giocare qua? Maledetti inglesi. Scoppiasse una bomba su sto circolo, una bomba deve scoppiare”. Si scusò prontamente con gli organizzatori, ma le sue parole valsero una multa di 10mila sterline. Agli US Open del 2017, invece, Fognini rivolse insulti sessisti al giudice di sedia Engzell. Per questo motivo, fu squalificato dal torneo di doppio ed escluso con la condizionale dai due Slam successivi.