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Omicidi Budrio e Portomaggiore: continua la caccia a Igor Vaclavic

Donna uccisa a Budrio Omicidi Budrio e Portomaggiore: continua la caccia a Igor Vaclavic

Nelle campagne tra Ferrara e Bologna prosegue la caccia a Igor Vaclavic, presunto killer del barista di Budrio e del guardiapesca volontario a Portomaggiore.

I carabinieri stanno perlustrando palmo a palmo le campagne tra Ferrara e Bologna per riuscire a catturare Igor Vaclavic, detto “Igor il russo”. L’uomo, presunto killer del barista di Riccardina di Budrio, Davide Fabbri, ucciso il primo di aprile nel proprio locale durante una rapina, sarebbe l’autore anche del delitto del guardiapesca volontario, Valerio Verri, freddato nei pressi di Portomaggiore nel tardo pomeriggio di sabato 8 aprile, e del ferimento di una guardia provinciale, Marco Ravaglia.

Imponente dispiegamento di forze per braccare “Igor il russo”

Le ricerche del presunto omicida di Budrio e Portomaggiore sono concentrate soprattutto nell’area dell’oasi di Marmorta di Molinella, a cavallo tra il ferrarese e il bolognese, dove si presume si sia rifugiato Vaclavic. Sul campo sono impegnati centinaia di carabinieri, con i nuclei speciali, arrivati appositamente da fuori regione, e le unità cinofile. Proprio l’aiuto dei cani molecolari potrebbe essere determinante. Agli animali, infatti, è stato fatto annusare il Fiorino abbandonato dal ricercato, con la speranza che possano fiutarne le tracce in un ambiente paludoso che è tutt’altro che semplice da scandagliare. Proprio per questo il procuratore di Ferrara ha definito le ricerche “difficoltose”. Quello di Bologna, invece, ha invitato la popolazione della zona a una particolare prudenza, vista la pericolosità del soggetto. Che è non soltanto armato, ma anche ben addestrato.

Il presunto killer di Budrio, sarebbe un ex soldato dell’ex Jugoslavia

Intorno all’identità di “Igor il russo” aleggia un alone di mistero. L’uomo, attorno ai 40 anni, proverrebbe in realtà dalla ex Jugoslavia. Spietato e feroce, nonostante un fisico non particolarmente imponente – sarebbe alto circa 1 metro e 75 – sarebbe dotato di grande agilità e prontezza di riflessi. Oltre a essere addestrato a vivere in condizioni estreme. Vaclavic, che è noto anche con il soprannome di “ninja” proprio per le sue caratteristiche, sarebbe un ex militare. In Italia dal 2000, nonostante due provvedimenti di espulsione, sarebbe l’autore di diverse rapine. “Igor il russo”, un lupo solitario, da due anni si è dato alla macchia, letteralmente scomparendo nelle campagne emiliane, tra paludi, fossi e vegetazione. La sua pericolosità si evince dalle parole di Stefania Smanio, suo ex avvocato, che di lui ha detto: “Non ha bisogno di armi, è lui stesso un’arma”.

Entrambi gli omicidi commessi con la stessa pistola

Sia l’assassinio di Budrio che quello di Portomaggiore sarebbero stati commessi con la stessa arma, una pistola Smith & Wesson cromata calibro 9, sottratta a una guardia giurata lo scorso 29 marzo. Quella pistola argentata della quale ha parlato la moglie di Davide Fabbri, il barista ucciso lo scorso 1 aprile.