> > Omicidio a Sabaudia, ucciso con due colpi di fucile: fermato l'ex della compagna

Omicidio a Sabaudia, ucciso con due colpi di fucile: fermato l'ex della compagna

Carabinieri

Marco Gianni è stato ucciso con due colpi di fucile al volto in un vivaio a Sabaudia. Fermato l'ex della sua compagna.

Marco Gianni è stato ucciso in un vivaio di Borgo San Donato, nel comune di Sabaudia, in provincia di Latina, con due colpi di fucile. Il movente passionale è stato confermato ed è stato fermato l’ex della compagna della vittima.

Omicidio a Sabaudia, ucciso con due colpi di fucile

Marco Gianni è stato ucciso nella giornata di ieri, 13 aprile, in un vivaio di Borgo San Donato, nel comune di Sabaudia, in provincia di Latina. Secondo le prime informazioni, il 32enne sarebbe stato colpito da due colpi di fucile al volto. In serata è stato fermato un uomo, sospettato dell’omicidio. Il movente sarebbe passionale. Il corpo è stato trovato in un vivaio nella zona rurale di Borgo San Donato. I soccorsi purtroppo sono stati inutili. I carabinieri hanno fermato il presunto assassino, che avrebbe agito per motivi passionali. Dopo che è stato lanciato l’allarme i militari sono arrivati nell’azienda, con i sanitari del 118. hanno trovato Marco Gianni riverso a terra vicino alle serre, già morto. Nell’azienda sono accorsi numerosi amici della vittima.

Fermato l’ex della compagna di Marco Gianni

L’uomo fermato per l’omicidio ha 33 anni ed è l’ex convivente dell’attuale compagna della vittima, su cui si sono subito concentrati i sospetti. Il cerchio si è subito ristretto e gli agenti sono riusciti a identificare il presunto responsabile, confermando la prima tesi del movente legato alla gelosia. Gli agenti hanno ascoltato alcuni testimoni e conoscenti e anche grazie agli accertamenti tecnico scientifici e all’analisi degli impianti di videosorveglianza sono arrivati all’identificazione del presunto colpevole. L’indagato ha esploso alcuni colpi di arma da fuoco verso il 32enne, per poi fuggire e far perdere le sue tracce. Gli agenti sono riusciti a trovarlo durante la notte, ma l’uomo ha scelto di non rispondere alle domande. Nella sua abitazione è stata sequestrata l’arma del delitto, ovvero un fucile a canne mozze.