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Omicidio di Avetrana: così Sarah Scazzi fu uccisa a soli 15 anni

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L'omicidio di Sarah Scazzi è sicuramente uno degli omicidi maggiormente crudeli di sempre. Ripercorriamo le tappe di quando questa giovane di 15 anni fu uccisa a soli 15 anni.

Quasi un anno fa, ci fu la sentenza che condannò Sabrina Misseri di anni 25, Cosima Serrano, di anni 58, la madre, all’ergastolo, in quanto colpevoli dell‘omicidio della piccola Sarah Scazzi, uccisa a 15 anni.

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Ci sono volute 1600 pagine per capire le ragioni che hanno portato a questa decisione da parte dei magistrati i quali hanno poi spiegato i motivi di questa sentenza nei confronti di Sabrina e della madre Cosima per la morte della piccola Sarah. Le due non hanno mai detto di essere le responsabili, anzi, hanno sempre detto di essere innocenti e di non essere le colpevoli della morte di Sarah.

I motivi dell’uccisione di Sarah

L’uccisione di Sarah Scazzi rientra nel delitto familiare. Un delitto che è stato atroce, rabbioso e vile da parte delle due donne. I giudici hanno cercato, attraverso documenti, perizie, ecc., di capire quale fossero le ragioni di un così folle gesto. In base alle motivazioni, i giudici ammettono che Sarah era a conoscenza di un terribile segreto.

Dalle indagini è emerso il ruolo di Cosima, un personaggio chiave nell’assassino della piccola Sarah. Cosima è giudicata la mente pensante della tragedia. E’ stata proprio Cosima a spingere la figlia Sabrina a uccidere Sarah e ancora lei ha portato il marito Michele Misseri a nascondere il cadavere della giovane e, in seguito, gli avrebbe detto di fare ricadere la colpa su di lui e assumersi le responsabilità del gesto fatto.

Cosima, sempre secondo i magistrati, avrebbe manifestato un vero e proprio rancore nei confronti di Sarah e, ancora prima della sorella, come una sorta di gelosia scaturita tra le due di cui Sarah avrebbe pagato lo scotto più duro.

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Il delitto

Il delitto della piccola Sarah è avvenuto il 26 agosto del 2010 ad Avetrana in Puglia. L’evento ha avuto un grande impatto mediatico. Al momento del ritrovamento del cadavere della 15enne, la madre si trovava nella trasmissione Chi l’ha visto e proprio lì ha appreso la notizia della morte di Sarah. Il delitto della 15enne sarebbe avvenuto nella casa dei Misseri e solo dopo averne constatato la morte, il suo cadavere sarebbe stato spostato in garage. Le responsabili dell’omicidio sono Cosima e la figlia Sabrina, mentre il padre Michele ha nascosto il cadavere e distrutto il cellulare.

La scomparsa di Sarah

Il 26 agosto Sarah decide di andare con sua cugina e una amica al mare. Esce di casa per recarsi a casa della cugina, ma da quel momento non si sa più nulla di lei e si perdono le sue tracce. La sua vita privata, non appena i media apprendono della scomparsa, viene scandagliata. Si analizzano le sue abitudini, il suo diario, il suo profilo social e si cerca di capire se vi siano altri motivi per cui avrebbe potuto allontanarsi da casa. Inizialmente si pensa a una fuga volontaria da casa o si pensa anche a un sequestro o una violenza che può avere subito.

A distanza di più di un mese, il cadavere, compreso il cellulare della giovane, vengono ritrovati proprio dallo zio, ovvero Michele Misseri, il quale comincia a destare sospetti da parte delle forze dell’ordine. Il 9 ottobre, Michele Misseri, che aveva trovato il cadavere in un campo, ammette di essere lui il responsabile dell’assassinio della giovane.

A questo punto, partono una serie di indagini e di accuse che vedono l’uno contro l’altro tutti i protagonisti della famiglia Misseri.

Un delitto atroce, terribile di cui, ancora oggi, rimangono molti misteri insoluti. Perché Cosima e Sabrina hanno ucciso Sarah? Cosa è successo quel giorno di estate?

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