> > Omicidio Chiara Gualzetti, il padre: "Seppellire una figlia è innaturale, or...

Omicidio Chiara Gualzetti, il padre: "Seppellire una figlia è innaturale, ora voglio giustizia"

Omicidio di Chiara Gualzetti

Prosegue il lavoro degli inquirenti dopo la confessione dell'amico della 16enne uccisa a Monteveglio. Il padre lancia un appello: "Voglio giustizia".

Resta il giallo attorno all’omicidio di Chiara Gualzetti, la sedicenne bolognese uccisa da un amico che ha confessato: mentre gli inquirenti proseguono con le indagini, il padre della giovane non si dà pace e, travolto dal dolore, chiede sia fatta giusitizia.

Omicidio Chiara Gualzetti, il dolore del padre

Una morte ingiusta, prematura, drammatica e orribile. Un gesto atroce, impensabile e inaccettabile ha strappato per sempre dall’affetto dei suoi cari la giovane Chiara Gualzetti. Dalle risse violente agli stupri di gruppo, fino agli omicidi: aleggia un torbido senso di tormento nell’animo e nella mente di molti giovanissimi, capaci di compiere le atrocità più disumane ed efferate.

Chiara era studentessa di un istituto alberghiero e abitava a Monteveglio, in provincia di Bologna. Ad averla uccisa è stato un amico, coetaneao della ragazza. Il giovane finora ha fornito versioni contradditorie. Ha parlato di una “voce superiore” che lo spinto a compiere il folle gesto, poi ha raccontato che Chiara si era invaghita di lui, sebbene il sentimento non fosse corrisposto. Il giovane ha persino dichiarato di aver aiutato Chiara a suicidarsi, rispettando una sua volontà.

Dopo aver ritrovato il corpo, poco distante da casa, gli inquirenti hanno fermato l’ultimo ragazzo ad aver visto la giovane, il quale ha poi confessato di averla uccisa. Adesso proseguono le indagini per fare luce su quanto successo alla povera Chiara. Il padre non si dà pace e, in un grido di dolore, dichiara: “Spero che mia figlia non sia morta per nulla”.

L’autopsia permetterà di capire i tempi e le modalità del delitto. I telefoni sono già stati sequestrati. In questo modo, sarà possibile ricostruire i rapporti tra i due giovani e prendere visione dei messaggi che si sono scambiati. L’amico di Chiara ha cancellato alcune chat prima di essere fermato. La Procura chiederà la convalida del fermo e la custodia cautelare in carcere. Non risulta che i due giovani fossero seguiti dai servizi sociali.

Omicidio Chiara Gualzetti, le parole del padre

Vincenzo Gualzetti, il papà della ragazza, ha parlato con i giornalisti presenti davanti all’abitazione di famiglia, commentando le dichiarazioni inizialmente fornite dall’assassino di sua figlia. Conosco il ragazzo, ha fatto uno stage con me. Non ha mai dimostrato demoni, sarà forse uno dei primi alibi che si sta creando. Io non vorrei che mia figlia fosse morta per niente e che non abbia giustizia”.

Quindi ha aggiunto: “Diciassette anni fa ho lasciato Napoli con mia moglie perché mia figlia nascesse qui. Volevo crescesse in un posto sicuro per il suo futuro e ora non mi rimane niente: lei non ha più futuro e io non ho nessun futuro senza di lei. Questa casa era per lei, magari diventerà un centro per giovani che porterà il suo nome”.

Per papà Vincenzoè innaturale seppellire una figlia. Non lo auguro al mio peggior nemico. Non mi do pace. Ora sarà una battaglia, voglio giustizia per lei, una ragazza tranquilla, felice, benvoluta da tutti, che amava la vitaed era appassionata di tiro con l’arco.

L’uomo è trafitto dal dolore e prosegue il suo sfogo: “Io domani mi alzo, vado a lavorare, porto i soldi a casa. Per chi? Che scopo ho adesso? Devo pensare a un progetto, devo trovare un senso, non lo so. Forse un giorno di questa casa farò un centro sociale intitolato a lei. So che si stanno mobilitando in tanti, che vogliono anche organizzare una gara di tiro con l’arco intitolata a lei”.

Omicidio Chiara Gualzetti, dallo sfogo del padre alla fiaccolata in suo ricordo

Il papà di Chiara è affranto, a lui resta solo il vuoto incolmabile lasciato dalla terribile morte della figlia. Un dolore incontenibile che forse solo il tempo potrà lenire, ma mai guarire.

A stringersi attorno al dolore è l’intera comunità di Monteveglio. Il Comune, infatti, ha proclamato una giornata di lutto cittadino e il sindaco invita tutti a partecipare a quella che sarà l’occasione per “abbracciare la famiglia e stringersi intorno a loro come comunità in un momento così doloroso”. Nel paese si terrà una fiaccolata in ricordo di Chiara.

Intanto i genitori della ragazza hanno ringraziato i soccorritori e i volontari che si sono impegnati nelle ricerche della figlia, fino ad aver ritrovato il suo corpo privo di vita.