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Filippo Ferlazzo: chi è il killer di Civitanova, "invalido e bipolare"

Filippo Ferlazzo

L'identikit del killer di Civitanova Marche ci fornisce un quadro più completo di quello che può essere accaduto

Sono ancora ore di profondo sgomento queste per Civitanove Marche, il comune marchigiano che nella giornata di ieri, 30 luglio, si è ritrovato al centro delle pagine dei giornali per un terribile fatto di cronaca. Un trentenne, Filippo Ferlazzo, si è infatti scagliato brutalmente contro un ambulante nigeriano, Alika Ogorchukwu, uccidendolo a colpi di stampelle.

La scena è stata registrata da una ragazza di passaggio e ha fatto rapidamente il giro dei social, dove l’evento è stato commentato da migliaia di persone scandalizzate e profondamente preoccupate per questa ondata di violenza inaudita. Si è parlato senza troppi giri di parole di violenza razzista e la comunità nigeriana del posto si è attivata con una marcia pacifica per protestare contro questo tremendo crimine che ad alcuni ha ricordato quello che era accaduto a George Floyd nel 2020.

Nelle ultime ore, in ogni caso, si sono aggiunti alla vicenda nuovi dettagli. L’identikit del killer, infatti, racconta una storia (in apparenza) un po’ diversa.

Chi era Filippo Ferlazzo, il killer di Civitanova Marche

L’avvocato assegnato d’ufficio all’uomo che ha massacrato di botte Alika Ogorchukwu ha richiesto una perizia psichiatrica per il suo assistito.

Nel suo colloquio con l’avvocata Roberta Bizzarri, il 32 enne (oggi rinchiuso nel carcere di Montacuto) ha dichiarato:

Sono invalido civile al 100% e ho problemi psichiatrici. Mia madre Ursula ha tutti i documenti del Tribunale di Salerno, se li faccia mandare. Mi hanno giudicato bipolare e border-line.

Stando a quanto riportato da Leggo, sembra che le dichiarazioni dell’uomo in qualche modo corrispondano a verità. Fonti sanitarie avrebbero infatti confermato che Filippo Ferlazzo sarebbe uno “psicopatico sociale”: alcuni esami fatti da Ferlazzo qualche anno fa a Salerno confermerebbero tutto. Starà ora alle autorità cercare definire meglio la sua posizione, alla luce dei documenti emersi.

In base a ciò che ha dichiarato l’avvocata, la colluttazione sarebbe nata da uno strattonamento dell’ambulante ai danni della compagna di Ferlazzo, che a quel punto ha reagito in maniera del tutto incontrollata. L’uomo soffre infatti da tempo di seri problemi di aggressività, proprio alla luce della sua condizione clinica, a tal punto che in tempi non sospetti è stato affidato dal Tribunale di Salerno alla madre, che ha preso il ruolo di sua amministratrice di sostegno.