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Omicidio di Budrio, cinque indagati per il favoreggiamento di Igor il Russo

Omicidio di Budrio

Continua la caccia ad Igor il Russo, colui che è ritenuto il colpevole dell'omicidio di Budrio. Le indagini ora si concentrano su chi può averlo aiutato.

Continua la caccia ad Igor il Russo, colui che è ritenuto il colpevole dell’omicidio di Budrio. Ma in questo momento le indagini si stanno concentrando anche su coloro che potrebbero averlo aiutato a nascondersi e forse fuggire all’estero. La Procura di Bologna è infatti impegnata su due fronti. Da una parte, come detto, prosegue la ricerca di Igor Vaclavic, ormai in fuga da otto mesi, dall’altra ha messo sotto indagine la rete di contratti che l’uomo si era creato nella zona.

Omicidio di Budrio

Esattamente dopo otto mesi, Igor il Russo è ancora in fuga. Ormai la domanda non è più se sia ancora nelle paludi tra Budrio, Consandolo, Argenta e Molinella. Ora l’interrogativo che si stanno ponendo i carabinieri che stanno indagando sul caso si concentra soprattutto su chi lo avrebbe potuto aiutare durante la caccia all’uomo che gli stessi agenti dell’Arma dei Carabinieri lo scorso aprile hanno scatenato nel Ferrarese.

Per questo motivo, la Procura di Bologna in questo momento è impegnata su due fronti. Da una parte, come descritto in precedenza, prosegue la ricerca di Igor Vaclavic, ritenuto responsabile di due omicidi. Allo stesso tempo, ha messo sotto indagine la rete di contatti che l’uomo si era creato nella zona, che lo avrebbero aiutato a nascondersi e forse fuggire all’estero. Scavando nel recente passato di Igor si è scoperto che quest’uomo ha una doppia identità. Infatti, in realtà è serbo e si chiama Norbert Feher. E’ nato a Subotica e non è mai stato arruolato nell’Armata Rossa come lui sosteneva.

Ma oltre a questa doppia identità, sono spuntate fuori anche delle vecchie amicizie di interesse investigativo. Per questa ragione, ora i magistrati si stanno concentrando in particolare su una decina di nomi. Ovvero quelli di coloro che potrebbero conoscere gli spostamenti di Igor o comunque che potrebbero conoscere il luogo in cui si sarebbe rifugiato. Su questi nomi la Procura mantiene il riserbo più assoluto. Ma secondo quanto si è appreso fino a questo momento, almeno cinque persone sono sospettate di aver in qualche modo favorito o coperto la latitanza di Igor.

Cinque indagati

Dunque secondo le informazioni raccolte fino a questo momento, cinque persone sarebbero indagate dalla Procura di Bologna per aver aiutato in qualche modo Igor il Russo a nascondersi durante la caccia all’uomo che era scattata nel corso dello scorso aprile. Inoltre, il sospetto è che questi soggetti potrebbero anche aver aiutato l’uomo a fuggire all’estero. Si tratta in particolar modo di piccoli criminali italiani e stranieri, dediti ai furti, ricettazione e spaccio di basso livello. Tutti questi individui sarebbero inoltre gravitanti attorno ai vari campi nomadi di etnia Sinti e slava che sono disseminati nel Ferrarese.

Per queste persone Igor era diventato, prima di uccidere il barista di Budrio Davide Fabbri e la guardia ecologica volontaria Valerio Verri, era diventato un vero e proprio punto di riferimento. Per cercare di venire a capo di questa storia, la vera chiave su cui concentrarsi è la doppia identità dell’uomo.