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Omicidio famiglia Vicentini: qual è stato il movente?

polizia scientifica

Omicidio famiglia Vicentini: i cadaveri del noto urologo e dei suoi famigliari sono stati rinvenuti all'interno della la loro villetta di Tempera (L'Aquila).

C’è una svolta nelle indagini sull’omicidio della famiglia Vicentini. Un biglietto scritto dal capofamiglia, il noto urologo Carlo Vicentini, conterrebbe frasi apparentemente deliranti. Questo particolare, tuttavia, lascerebbe intendere che non sarebbe stata una premeditazione della strage da parte del medico. I corpi di Carlo, della moglie Carla e dei figli Massimo e Alessandra sono stati rinvenuti lo scorso 31 marzo presso la loro villetta di Tempera (L’Aquila). Come informa Open, sembra che l’ex primario avesse paura di perdere suo figlio disabile. Le condizioni di quest’ultimo erano peggiorate. La vita di Carlo Vicentini era stata inoltre segnata da diversi lutti, tra cui la morte di due fratelli e la perdita della cognata, avvenuta durante il terremoto del 2009.

Omicidio famiglia Vicentini: i rilievi della polizia scientifica

Da FanPage si legge che i rilievi da parte della polizia scientifica di Ancona nella villetta di Tempera sono andati avanti per ore, terminando a mezzanotte. Fin da subito era apparso chiaro che si trattasse di un caso di omicidio-suicidio.

Pensieri deliranti nel biglietto dell’urologo

Carlo Vicentini avrebbe lasciato un biglietto in casa. Il messaggio conterrebbe frasi e pensieri che, a una prima lettura, non avrebbero un senso compiuto. Questo fa ipotizzare che l’ex primario, depresso per le condizioni del figlio, non avrebbe premeditato la strage.