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Omicidio Giulia Tramontano, Alessandro Impagnatiello è rimasto in casa con il cadavere della compagna per ore

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Alessandro Impagnatiello è rimasto per ore in casa con il cadavere della compagna incinta dopo aver compiuto l’omicidio di Giulia Tramontano.

Compiuto il brutale e inconcepibile omicidio di Giulia Tramontano, il barman Alessandro Impagnatiello è rimasto in casa con il cadavere della compagna incinta di sette mesi per ore prima di decidere di disfarsi del corpo, gettandoli in via Morte Rosa, a Senago.

La conferenza stampa del pubblico ministero e della procuratrice aggiunta

Alessandro Impagnatiello pare sia rimasto in casa insieme al cadavere della compagna Giulia Tramontano per alcune ore. Il quadro raccapricciante è emerso nell’ambito indagini condotte dal pubblico ministero Alessia Menegazzo, coordinate dalla procuratrice aggiunta Letizia Mennella. La notizia è stata riferita proprio da Menegazzo e Mennella che, nella giornata di giovedì 1° giugno, hanno tenuto una conferenza stampa.

Alla luce delle più recenti informazioni diffuse, sembrerebbe che la 29enne incinta di sette mese abbia incontrato una ex collega del compagno, ossia la donna con la quale Impagnatiello ha avuto una relazione, intorno alle 17:00 di sabato 27 maggio. Le due ragazze si sono confrontate e confidate all’esterno dell’Armani bar. “Le due si erano chiarite, c’era stata solidarietà tra loro”, ha affermato Mennella.

Concluso il confronto con l’altra donna di Impagnatiello, l’agente immobiliare aveva chiesto al compagno un incontro chiarificatore. Per questo motivo, la coppia si era ritrovata nel loro appartamento a Senago. Proprio nell’appartamento, tra le 19:00 e le 20:30 di sabato 27, si è poi consumato il raccapricciante femminicidio.

Omicidio Giulia Tramontano, Alessandro Impagnatiello è rimasto in casa con il cadavere della compagna per ore

Dopo aver accoltellato Giulia e aver tentato di dare fuoco al suo corpo, intorno alle 02:00 di notte, il barman ha ricontattato l’ex collega americana con la quale aveva avuto una relazione. La donna, tuttavia, ha deciso di non farlo entrare in casa ed evitarlo nonostante i messaggi che le aveva inviato, affermando di essere un uomo libero poiché la compagna aveva deciso di andarsene e il bambino che aspettava non era suo.

Per tutto il tempo, mentre Impagnatiello tentava di riavvicinarsi all’ex collega, il cadavere di Giulia è rimasto nell’appartamento di Senago. Solo a notte fonda, infatti, l’omicida pare abbia provato a disfarsi del corpo mettendolo in alcuni sacchi neri per poi caricarlo in auto e gettarlo in una striscia di terra in via Monte Rosa, a Senago.

Inoltre, non solo è stato il barman a inviare i messaggi alla madre e all’amica della compagna dal cellulare della vittima, ma avrebbe anche premeditato l’omicidio. A dimostrare la premeditazione del delitto, ci sono le ricerche fatte dall’uomo su come uccidere una persona e come nasconderne il corpo.