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Omicidio Giulia Tramontano, l'assassino: "Colpita al collo per non farla soffrire"

Omicidio Giulia Tramontano

Alessandro Impagnatiello ha dichiarato di aver colpito Giulia Tramontano al collo per non farla soffrire.

Alessandro Impagnatiello, durante la confessione dell’omicidio della compagna Giulia Tramontano, ha dichiarato di averla colpita al collo, aggiungendo che la donna si è procurata dei tagli sulle braccia da sola.

Omicidio Giulia Tramontano, l’assassino: “Mi diceva che non voleva più vivere”

Alessandro Impagnatiello, durante la confessione dell’omicidio della fidanzata Giulia Tramontano, ha raccontato che la donna si sarebbe procurate dei tagli sulle braccia da sola, con il coltello con cui stava lavorando in cucina. “Mi diceva che non voleva più vivere” ha raccontato il 30enne reo confesso. Nel decreto di fermo si legge che l’uomo “ha dimostrato di essere in grado di mentire ripetutamente e di cambiare più volte versione dei fatti“.

Omicidio Giulia Tramontano, l’assassino: “Colpita al collo per non farla soffrire”

Alessandro Impagnatiello ha raccontato agli inquirenti che Giulia “si era già inferta qualche colpo all’altezza del collo“. Ha aggiunto che allora “per non farla soffrire, le ho inferto anche io tre o quattro colpi all’altezza del collo“. Il suo racconto continua spiegando che la donna, incinta di 7 mesi, sarebbe “stremata a terra e io le dicevo che era finita e che doveva riposarsi“. L’uomo ha precisato che l’accoltellamento sarebbe durato “pochi minuti“, nei quali Giulia avrebbe “tentato di divincolarsi in maniera debole” e senza urlare.