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Omicidio Giulia Tramontano, nessun sospetto sulla madre di Impagnatiello: “La presenza al bar non dimostra complicità”

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Secondo gli inquirenti, non si hanno sospetti sulla complicità della madre di Alessandro Impagnatiello nell’omicidio di Giulia Tramontano.

Non c’è nessun sospetto sul coinvolgimento di Sabrina Paulis, madre di Alessandro Impagnatiello, nell’omicidio di Giulia Tramontano: la complicità della donna è stata esclusa dagli investigatori. È quanto appreso da Fanpage.it.

L’occultamento del cadavere, i depistaggi e la ricerca del complice

Con la notizia dell’arresto di Impagnatiello per l’uccisione della compagna incinta di sette mesi, si è fatta sempre più pressante l’ipotesi che il barman 30enne potesse aver avuto un complice. Il dubbio si è insinuato tanto tra investigatori e inquirenti che tra l’opinione pubblica nazionale nonostante il reo confesso abbia più volte dichiarato di aver agito da solo.

A far dubitare che non vi sia stato il coinvolgimento di terzi, sono soprattutto i tentativi di depistare le indagini ripetutamente messi in campo da Impagnatiello e le modalità legate all’occultamento del cadavere.

Secondo alcune indiscrezioni diffuse, con il procedere delle indagini, era stato riferito che gli inquirenti stessero volgendo lo sguardo agli ambienti familiari nella loro ricerca al complice. Presto, si è creduto che i riflettori fossero tutti puntati sulla mamma di Impagnatiello in quanto, alcuni giorni dopo la morte di Giulia, la donna ha accompagnato il figlio in un locale situato nelle vicinanze del luogo in cui il corpo della 29enne era stato abbandonato. Nel locale, il barman aveva chiesto precise informazioni rispetto all’eventuale presenza di telecamere di videosorveglianza presenti all’estero della struttura.

Omicidio Giulia Tramontano, nessun sospetto sulla madre di Impagnatiello: “La presenza al bar non dimostra complicità”

Nella giornata di giovedì 8 giugno, contattati da Fanpage.it, gli inquirenti hanno affermato che non si nutre alcun sospetto sulla madre di Impagnatiello e che, di conseguenza, la complicità della donna è stata esclusa. Le indagini vanno avanti e si stanno focalizzando sulla ricostruzione dell’intera vicenda. Nel caso in cui dovessero essere individuati elementi tali da indicare che l’omicida reo confesso sia stato aiutato nel compiere il delitto, gli inquirenti valuteranno il da farsi.

Le forze dell’ordine, negli ultimi giorni, hanno effettuato diversi sopralluoghi nella casa di Senago in cui la coppia viveva e nel garage. A seguito dei sopralluoghi, pare siano emerse alcune incongruenze rispetto al racconto fatto dal 30enne. In particolare, sono state trovate svariate tracce ematiche e biologiche nell’appartamento e, soprattutto, nella cucina e nel salotto.

Sembra quasi certo, inoltre, che Giulia Tramontano sia stata colpita alle spalle e che sia stata, poi, più volte accoltellata alla gola. Sarebbe questo, quindi, il motivo per il quale non è riuscita a urlare né a invocare aiuto.

Macchie di sangue sono state trovate anche sulle scale che, dall’abitazione, portano al garage. Il luminol, infatti, ha rivelato segni di trascinamento.