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Omicidio Khrystyna Novak, la confessione di Francesco Lupino: “L’ho uccisa io”

Pisa

Dopo ore di interrogatorio, il killer Francesco Lupino ha rilasciato un’importante confessione, rivelando di aver commesso l’omicidio di Khrystyna Novak.

Il tatuatore fiorentino di 49 anni, Francesco Lupino, ha confessato di aver ucciso Khrystyna Novak, la ragazza ucraina di 29 anni scomparsa lo scorso 2 novembre a Pisa.

Omicidio Khrystyna Novak, la confessione di Francesco Lupino: “L’ho uccisa io”

In seguito a un lungo ed estenuante interrogatorio della durata di circa nove ore, il tatuatore fiorentino Francesco Lupino ha dichiarato di aver ucciso Khrystyna Novak, 29enne di origine ucraina scomparsa in provincia di Pisa il 2 novembre 2020.

Nella mattinata di giovedì 17 giugno, il 49enne Francesco Lupino è stato prelevato dal carcere di Sollicciano, nel quale è rinchiuso con l’accusa di omicidio volontario dal 23 marzo 2021, e portato presso gli uffici della squadra mobile della Questura di Pisa. In questo contesto, l’uomo è stato sottoposto a un interrogatorio, condotto alla presenza del pubblico ministero Egidio Celano e di Fabrizio Valerio Nocita, capo della squadra mobile nonché vicequestore aggiunto.

Nel corso dell’interrogatorio, in presenza del suo avvocato, Lupino ha ammesso di aver assassinato Khrystyna Novak, manifestando la propria disponibilità nel cooperare con le forze dell’ordine. A questo proposito, infatti, la Questura ha sottolineato che l’uomo collaborerà “con gli inquirenti per trovare gli ultimi tasselli della complessa indagine”.

Omicidio Khrystyna Novak, la confessione di Francesco Lupino: il cadavere

La svolta decisiva nelle indagini relative alla scomparsa e all’omicidio di Khrystyna Novak si è verificata nella giornata del 20 maggio 2021 ossia nel momento in cui gli agenti del commissariato di Pisa hanno ritrovato il cadavere della 29enne.

Il corpo della giovane donna, impiegata presso un night di Altopascio, in provincia di Lucca, è stato rinvenuto in un casolare abbandonato, situato tra la boscaglia che circonda Orentano, frazione di Castelfranco di Sotto, a Pisa, luogo in cui la ragazza abitava insieme al fidanzato, l’imprenditore 41enne originario della Spagna, Airam Gonzalez Negrim. Dopo la scomparsa della donna, il fidanzato confessò alle forze dell’ordine di essere un ex socio d’affari di Francesco Lupino per quanto riguardava il suo traffico illecito di sostanze stupefacenti.

I resti di Khrystyna Novak erano avvolti in del cellophane trasparente, fissato con del nastro adesivo. Il cadavere delle 29enne, inoltre, è stato localizzato in prossimità del luogo in cui il suo cellulare aveva smesso di trasmettere segnali, in concomitanza con il giorno della sua sparizione, ed è stato riconosciuto grazie all’anello che le era stato regalato dal compagno e che la donna portava al dito medio piuttosto che all’anulare.

Omicidio Khrystyna Novak, la confessione di Francesco Lupino: l’arma del delitto

In prossimità del casolare, poi, nel Canale Imperale, è stata recuperata anche una pistola, immersa nel fango.

Sulla base delle ricostruzioni effettuate dagli investigatori della squadra mobile della Questura di Pisa, Khrystyna Novak sarebbe stata colpita con due proiettili esplosi dall’arma da fuoco sequestrata, nella notte del 2 novembre 2020. L’arma, invece, sarebbe stata usata da Francesco Lupino che poi avrebbe tentato di occultare il cadavere, abbandonandolo nel casolare di Orentano, poco distante dall’abitazione delle 29enne ucraina.

Le supposizioni degli inquirenti sono state recentemente confermate dalla confessione del tatuatore fiorentino, ottenuta durante l’interrogatorio di giovedì 17 giugno.