Svelato il movente dell’omicidio di Laura Ziliani. Le figlie Paola e Silvia hanno rivelato che la madre voleva ucciderle.
Omicidio Laura Ziliani, le figlie confessano il movente: “Nostra madre tentava di ucciderci”
Dopo più di un anno dall’arresto di Paola e Silvia Zani, in carcere con il fidanzato della maggiore, Mirto Milani, con l’accusa di aver ucciso la madre Laura Ziliani, è stato ufficialmente svelato il movente. A confessarlo la sorella maggiore, Silvia, durante un interrogatorio. “Eravamo disperati per i tentativi di mia madre di ucciderci e non sapevamo cosa fare” ha dichiarato la donna. “Secondo la nostra idea mia madre si sentiva bloccata con tre figlie di cui una disabile e l’idea che avevamo era che voleva liberarsi di noi. E già nell’estate del 2020 iniziammo a pensare al modo in cui risolvere il problema: cioè ucciderla” ha aggiunto la figlia dell’ex vigilessa uccisa. Tutto è stato riportato nei verbali delle confessioni, pubblicati dal Giornale di Brescia. Il movente è arrivato a pochi giorni dall’inizio del processo, il 27 ottobre.
Il racconto dell’omicidio
“Dopo che mia madre aveva mangiato i muffin che le avevamo preparato con dentro benzodiazepine, iniziammo a cercare di capire come proseguire nel nostro progetto. Io ero convinta di quello che volevo fare. Ero decisa. Sono entrata nella camera da letto di mia madre, ricordo di averle messo le mani attorno al collo, Paola la teneva ferma con il suo peso” si legge nel verbale. “Mia madre ha iniziato a rantolare, a quel punto Mirto si è accorto non stava andando come previsto ed è entrato in camera. Ha messo lui le mani sul collo di mia mamma. In un certo senso mi ha dato il cambio” ha spiegato la sorella, che ora ha spiegato che avevano paura che la donna potesse avvelenarli. “Se i carabinieri avessero scoperto che Laura voleva farci del male, poi sarebbero per deduzione risaliti a noi, avendo la prova della nostra colpa” ha spiegato Mirto Milani, rispondendo alla domanda sul motivo per cui non hanno denunciato tutto questo prima.