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Omicidio Loris Stival, papà: oggi avresti compiuto 12 anni

Loris Stival

Oggi il piccolo Loris Stival avrebbe compiuto 12 anni. Lo ricorda il papà Davide Stival, in una commovente lettera affidata ai social.

Sono passati quasi quattro anni dal delitto di Santa Croce Camerina. Veronica Panarello attende a giorni la sentenza della Corte d’appello di Catania. In primo grado la donna è stata condannata a 30 anni di carcere per l’omicidio del figlio di 8 anni Loris Stival. Oggi il bambino avrebbe compito 12 anni e come ogni anno il padre, Davide Stival, lo ricorda attraverso uno straziante messaggio affidato ai social. “E’ il quarto compleanno che non festeggi insieme a noi e ai tuoi compagni” sottolinea amaramente l’uomo.

Il compleanno di Loris Stival

Oggi Loris Stival (all’anagrafe Lorys) avrebbe compiuto 12 anni. A ricordarlo è il padre Davide, che come ogni anno affida ai social i suoi pensieri nel giorno più triste della sua vita. Il 29 novembre 2014 il piccolo, di appena otto anni, è stato infatti strangolato ed ucciso con delle fascette da elettricista. Il corpo del bambino è stato poi gettato nel canalone del Mulino Vecchio, a Santa Croce Camerina (in provincia di Ragusa). Per l’efferato omicidio è stata condannata a 30 anni di carcere la madre, Veronica Panarello.

Il 5 luglio è attesa la sentenza della Corte d’Appello di Catania. La donna ha più volte cambiato versione riguardo il delitto, cercando comunque sempre di far cadere le colpe su qualcun altro. Aleggia poi il mistero sullo zainetto di scuola di Loris, gettato assieme al corpo ma mai ritrovato. “Ciao Loris, oggi è il tuo dodicesimo compleanno, il quarto che non festeggi insieme a noi e ai tuoi compagni” scrive quindi Davide Stival.

Da “quando non ci sei più sono cambiate tante cose, troppe, e non è facile mettere insieme i giorni, adesso” aggiunge. “A volte la vita è ingiusta, però proviamo ad essere forti e cerchiamo di reggere sempre, io e il tuo fratellino: e ci riusciamo perché sentiamo il tuo abbraccio e la forza che ci trasmetti” prosegue. Davide Stival, con la moglie in carcere a cui hanno tolto anche la patria potestà, si sta infatti occupando da solo del fratello più piccolo di Loris, Diego.

Nel nome di Lorys

“Vorrei avere il coraggio di svegliarti ma so che non è possibile, perché oggi sei tu a insegnare al mondo il valore della vita, proteggendo tutti i bambini dalle ingiustizie” aggiunge l’uomo. “Io lo so che è così, e nessuno potrà infangare mai il tuo ricordo. Lo stesso motivo per cui ho provato a raccontarti in un libro, – precisa – perché vorrei rimanesse per sempre, per tutti, nero su bianco, come eri bello e chi eri veramente. Perché tutti, sappiano la verità, nel tuo nome, nel nome di Loris”.

Davide Stival, con l’aiuto di Simone Toscano e Daniele Scrofani, ha scritto infatti “Nel nome di Lorys” (edizioni Piemme) per far luce su molti dettagli del delitto ancora poco noti al grande pubblico, anche se il caso è stato analizzato da più di un cronista e trasmissione televisiva. “Con lo sguardo verso l’alto e il cuore pieno d’amore voglio immaginarti felice, oggi un po’ di più, anche se non posso accarezzare il tuo viso come ogni genitore e questo mi fa stare male. – conclude Davide Stival – Tra una lacrima e un sorriso buon compleanno, Loris. Papà”.