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Omicidio Noemi, le parole del fidanzato: "L'ho uccisa perché voleva sterminare la mia famiglia"

Noemi fb

Il fidanzato 17enne di Noemi confessa l'omicidio della ragazza giustificando il suo operato. L'ho uccisa solo perché voleva sterminare la mia famiglia.

Omicidio Noemi l’arresto del colpevole

L’interrogatorio del fidanzato 17enne di Noemi Durini L.M. si è concluso verso la mezzanotte. E’ durato parecchie ore ed era presente il legale del ragazzo ed il procuratore del tribunale dei minori Maria Cristina Rizzo. Agli inquirenti avrebbe dichiarato ” l’ho uccisa perché premeva per mettere in atto l’uccisione di tutta la mia famiglia”. Ha aggiunto di averla uccisa con il coltello che la ragazza aveva con se quando è uscita di casa. Visto che Noemi era ostinata e voleva portare a termine il suo progetto io ho reagito. Si è dichiarato innamoratissimo della ragazza e disposto a fuggire a Milano con lei. Il ragazzo rimane in stato di fermo per omicidio volontario. Durante l’interrogatorio il ragazzo ha cambiato le dichiarazioni più volte ed ha ammesso di essere stato molto geloso. Questo era dovuto dal fatto che lei avesse troppi amici. Al termine dell’interrogatorio il ragazzo ha rischiato il linciaggio dalla folla che si era radunata sotto la caserma dei carabinieri.

Noemi e la sparizione

Qualche settimana prima della sparizione il ragazzo era stato denunciato in Procura dai genitori della ragazza. Si erano aperti due procedimenti uno penale per violenza privata ed uno civile per verificare il suo contesto familiare. Il 3 settembre Noemi scompare e da giorni le ricerche sono state effettuate a tutto raggio. I genitori dichiarano la scomparsa solo il 6 settembre perché era già successo in passato di allontanamenti della ragazza. Gli allontanamenti precedenti erano sempre per colpa del fidanzato perché la famiglia non accettava questo rapporto. Lei anche contrastata in famiglia ha continuato a frequentare il ragazzo. A volte alle amiche aveva confidato che lui era un pò manesco e di essere stata malmenata. Anche i post pubblicati su Facebook avevano fatto risaltare un rapporto non proprio semplice e lineare. L’ultima volta che è stata vista stava salendo sull’auto del fidanzato. Anche se lui ancora non aveva la patente guidava tranquillamente l’auto di famiglia. I vigili del fuoco avevano iniziato a battere a tappeto le campagne, i pozzi, le grotte.

Il ritrovamento della ragazza

La notizia del ritrovamento della ragazza arriva alla famiglia pochi attimi prima della conferenza stampa. La mamma accusa subito un malore ed il padre vuole a tutti i costi vedere la figlia ed il luogo del ritrovamento. Il corpo della ragazza senza vita viene ritrovato a San Giuseppe di Castrignano del Capo a pochi chilometri da Santa Maria di Leuca. Era nascosto sotto un cumulo di pietre di un muretto. Aveva indosso i vestiti del giorno della sparizione. Maglietta nera, leggings neri, scarpe da tennis bianche e nere. Il padre non ha potuto vedere la figlia è stato subito allontanato dal luogo del ritrovamento. Capire bene come è stata uccisa risulta abbastanza difficile in quanto il corpo è stato trovato in forte stato di decomposizione. Ora gli inquirenti potranno sviluppare tutte le prove in loro possesso e capire le dinamiche dell’omicidio.

Rapporto violento

La famiglia della ragazza ha da subito osteggiato questo rapporto in quanto non vedeva di buon occhio il ragazzo. La mamma aveva chiesto più volte ai magistrati di far allontanare il ragazzo per atteggiamenti violenti. Il nonno di Noemi ha avuto da subito dei sospetti nei suoi confronti. Secondo lui il ragazzo non ha potuto fare tutto da solo. Saranno gli sviluppi delle indagini a capire chi e se qualcuno ha aiutato il ragazzo.