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Omicidio Noemi, oggi i funerali: forse morte per lesioni al collo

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Oggi è il giorno dell'ultimo saluto a Noemi Durini, la ragazzina di Specchia uccisa dal fidanzato. L'autopsia ha rilevato lesioni al collo. Tuttavia le cause del decesso non sono ancora totalmente chiare.

Specchia in lutto, i funerali di Noemi

Oggi è il giorno dell’ultimo saluto. É stato trasferito stamani dalla casa della vittima alla camera ardente, allestita presso il centro Capsda, la bianca bara di Noemi Durini. La ragazza, soltanto 16enne, è stata barbaramente uccisa il 3 settembre scorso da Lucio, il fidanzato 17enne. Ad accogliere il feretro era presente il sindaco di Specchia Rocco Pagliara. Assieme al primo cittadino, molte persone arrivate per dare l’ultimo saluto alla ragazzina.

La bara di Noemi era giunta a Specchia attorno alle 21 di ieri sera. È stata accolta da numerosi presenti, in un religioso e rigorososilenzio, interrotto solo dal grido di dolore dei nonni della giovane. La veglia funebre si è svolta in forma privata davanti alla casa in via Madonna Del Passo, dove Noemi viveva.

Straziante l’abbraccio tra le lacrime alla bara della madre Imma. Da ieri sera in tutto il paese sono comparsi i manifesti funebri. Nel pomeriggio ci sarà il funerale officiato dal vescovo della diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca, monsignor Vito Angiuli. Oggi è stato proclamato il lutto cittadino a Specchia.

Ancora dubbie le cause della morte di Noemi

Ieri l’autopsia sul corpo della ragazzina non ha fornito elementi decisivi per stabilire le cause esatte del decesso. Tuttavia i medici legali pongono la luce su alcune lesioni presenti tra il collo e la testa della sedicenne.

Il fidanzato di Noemi, detenuto per omicidio premeditato, ha confessato di aver ucciso la ragazza con una coltellata al collo: se gli ulteriori accertamenti medico legali dovessero confermare questi sospetti, è probabile che Lucio non abbia mentito sulle modalità dell’omicidio.

L’accertamento sulle cause della morte della sedicenne è comunque abbastanza difficile. Il cadavere è molto malmesso, quasi pre-mummificato. Vi sono numerose lesioni su diverse parti del corpo provocate dalle larve. La difficoltà di stabilire le cause della morte nascono proprio da queste lesioni: bisogna capire quali sono quelle inferte dal killer e quali quelle causate dalla larve.

Per questo motivo, il medico legale nominato dalla Procura, Roberto Vaglio, e il consulente della famiglia della vittima, Francesco Introna, hanno deciso di compiere esami istologici e cito-chimici sui tessuti prelevati dal corpo, e hanno disposto l’esame delle larve per accertare con esattezza il giorno e l’ora del decesso. L’autopsia ha confermato anche quando emerso nei giorni scorsi: la Tac compiuta sul cadavere non ha rilevato fratture né sul capo né altrove. Da qui la ricerca delle cause della morte tra le tante lesioni presenti sul cadavere. All’autopsia erano presenti anche il procuratore per i minorenni Maria Cristina Rizzo e il pm Anna Carbonara.

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Altri dubbi

Non è ancora chiaro, inoltre, quale sia stata l’arma utilizzata e se ci sono stati eventuali complici che abbiano aiutato Lucio a nascondere il corpo.

La ragazzina sarebbe stata uccisa il giorno della scomparsa, il 3 settembre, dieci giorni prima il ritrovamento del cadavere sotto una catasta di sassi nelle campagne di Castrignano del Capo. Fu proprio Lucio a portare i carabinieri sul luogo della ‘sepoltura’ e a dire: ‘L’ho uccisa io’.

Conflitto tra famiglie

Intanto, la tensione tra le famiglie di Lucio e Noemi resta altissima. I sindaci di Alessano e di Specchia, Francesca Torsello e Rocco Pagliara, chiedono alle loro comunità “di vivere i sentimenti di sgomento e di dolore per l’accaduto con doveroso rispetto”. “Ora è giusto – concludono – che la giustizia e le istituzioni operino in un clima sereno, che consenta di giungere alla verità dei fatti, nella convinzione che qualsiasi atto di ritorsione privata e di eccessiva spettacolarizzazione mediatica dell’accaduto danneggino il lavoro degli inquirenti”.