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Omicidio Willy Monteiro, l'amico: "Spero che il suo gesto non sia dimenticato, è stato esempio di coraggio"

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"Ricordo tutto di quel giorno. Per me i quattro imputati sono tutti colpevoli. Vorrei l'ergastolo per loro", commenta un amico di Willy.

Samuele Cenciarelli, testimone nel processo per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte, ha parlato con i giornalisti e ripercorso i terribili momenti vissuti la sera in cui l’amico venne ucciso. Era il 6 settembre 2020.

Omicidio Willy Monteiro, la testimonianza di un amico

Attesa nella giornata di lunedì 4 luglio la sentenza per la morte del giovane Willy. I fratelli Marco e Gabriele Bianchi sono accusati di omicidio volontario, sebbene si dichiarino innocenti. A ricordare quei terribili momenti è un’amico della vittima, testimone nel processo.

Samuele, amico di Willy, ha rivissuto la paura e l’angoscia di quegli attimi che restano impressi e pesano come macigni. Parlando di Willy, ha ricordato:È stato un esempio di coraggio e di amicizia. Spero sia di ispirazione per qualche ragazzo più piccolo. Spero che questo episodio serva di lezione e non venga dimenticato il gesto di Willy“.

Quindi ha sottolineato: Non ho visto segni di pentimento negli imputati, nemmeno uno. Non riesco a spiegare a parole ciò che provo quando li vedo. È una sensazione davvero stranissima. Ricordo tutto di quel giorno, non riesco a scordare quanto successo. È un flash che ogni tanto torna. Dopo due anni devi riuscire a conviverci, ma ogni tanto torna”.

Quella sera “ero lì con Willy. Al primo calcio sono intervenuto, ma hanno respinto anche me. Si vedeva tutto, la storia dei lampioni spenti è solo una scusa. Si stanno arrampicando sugli specchi. Per me i quattro imputati sono tutti colpevoli. Vorrei l’ergastolo per tutti e quattro”.