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Omofobia: ucciso ragazzino di 14 anni dal padre perché gay

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Omofobia: Giovanni, un ragazzino di 14 anni è stato ucciso a colpi di pistola dal padre perché gay. L’uomo aveva già tentato l’omicidio in precedenza.

Omofobia: Giovanni Melton, un ragazzino gay di 14 anni del Nevada, è stato ucciso a colpi di pistola dal padre fortemente omofobo. Il ragazzino, dopo che la madre lo aveva abbandonato, viveva a Las Vegas insieme al fratello e al padre più volte finito nei guai con la legge perché deteneva armi da fuoco non dichiarate e illegali.

Omofobia

“Omofobia” è un termine coniato dallo psicologo George Weinberg, per definire quella che è la paura irrazionale, l’intolleranza e l’odio nei confronti delle persone omosessuali da parte, invece, di una società o di un gruppo di individui eterosessuali.

Uno studio di qualche anno fa ha risposto alla domanda, sempre più posta, riguardo al fatto se si nasce omofobi o lo si diventa. La risposta è molto semplice: omofobi non si nasce, ma lo si diventa attraverso l’educazione, i messaggi, diretti e indiretti, che la famiglia, la politica, la Chiesa e i media, ci trasmettono.

Tutti noi, fin da bambini, acquisiamo convinzioni e valori che ci vengono presentati come assolutamente giusti e legittimi. Molto prima, dunque, di avere una reale comprensione di cosa significhi la parola omosessualità, ereditiamo, da una cultura omofoba, la convinzione che essere gay sia qualcosa di assolutamente sbagliato, innaturale e contrario alle norme del vivere comune.
Lo stesso difficile cammino parlamentare della legge contro l’omofobia è testimonianza di quanta resistenza vi sia nel prendere atto e contrastare con efficacia un fenomeno reale e consistente di pregiudizio e discriminazione a danno delle persone omosessuali. In aggiunta a tutto questo, va considerato che la paura del “diverso” è qualcosa di radicato nell’animo umano. Nella storia del mondo è successo più volte che individui o gruppi sociali che si differenziavano dalla maggioranza dominante, ad esempio per il colore della pelle, per il credo religioso, per il sesso, siano stati vittime di fenomeni di oppressione, di un atteggiamento generalizzato di diffidenza o disprezzo.

Detto in parole semplici, l’omofobia scaturisce da tutti quei messaggi megativi nei confronti degli omosessuali, frutto dell’educazione che abbiamo ricevuto, che dipende ovviamente non solo dalla nostra singola famiglia, ma anche dalla società e dal contesto sociale nel quale siamo cresciuti.

La storia

Il caso in questione tratta proprio di omofobia. Giovanni Melton, un ragazzino di 14 anni, è stato ucciso a colpi di pistola dal padre che, fortemente omofobo, non aveva mai accettato l’orientamento sessuale del figlio. Il ragazzino viveva a Las Vegas insiema al fratello maggore e al padre, dopo che la madre li aveva abbandonati. Il padre del ragazzino era già noto alle forze dell’ordine perchè in possesso di armi da fuoco non dichiarate ed illegali.

L’omicidio del giovane ragazzo ha della tragedia annunciata. Già una volta, in passato, l’uomo aveva puntato un’arma da fuoco sull’adolescente dopo averlo trovato in compagnia di un amico, ma poi era riuscito a contenersi. Giovedì sera, però, l’odio del padre nei confronti del figlio ha trovato sfogo uccidendolo a colpi di pistola.
Secondo la madre adottiva, Sonja, che aveva da tempo lasciato il marito, l’uomo avrebbe abusato fisicamente e psicologicamente del ragazzino per anni e non avrebbe mai accettato il fatto che Giovanni fosse gay.

Sonja ha poi commentato la tragedia dicendo: “Lui ha sempre odiato il piccolo per la sua omosessualità. Preferiva un figlio morto che gay. Giovanni ha subito abusi fisici e psicologici dal padre per anni. Mi hanno detto che lui ha trovato Giovanni insieme al suo fidanzatino quando gli ha puntato contro la pistola. Spero davvero che lo chiudano in cella per tutta la vita e che buttino la chiave. Prego perché non veda più la luce del giorno. Spero anche che ogni giorno quando si guarda allo specchio veda riflesso il volto di suo figlio”.

Ora ha aperto una campagna di raccolta fondi per aiutare il fratello maggiore di Giovanni a pagare il funerale.