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Secondo l'OMS i bambini italiani sono i più obesi d'Europa

obesità

L'Italia è la nazione con il più alto tasso di obesità infantile: i maschi del bel paese sono i più grassi d'Europa.

Secondo quanto riportato nella conferenza di Vienna, tenuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, gli ultimi dati della Childood Obesity Surveillance Initiative confermano un dato preoccupante: l’Italia è al primo posto in Europa per casi di obesità infantile, soprattutto tra i maschi. Lo studio ha coinvolto oltre 250mila bambini europei di età compresa tra i 6 e i 10 anni. Nel dettaglio dei dati e delle percentuali diffuse, il bel paese registra circa il 21% di obesi nella fascia d’età infantile (ex equo con Cipro): nello specifico, la percentuale femminile si aggira attorno al 38% mentre quella maschile è fissa al 42%.

La previsione sull’obesità nel mondo

Il monito dei ricercatori espresso nel congresso austriaco si concentra attorno alla preoccupazione sul dato che prevede nel 2045 una percentuale di obesi nel mondo pari al 22%. Sulla terra un abitante su quattro avrà problemi di peso e alimentazione: con annessi tutti i rischi e le patologie del caso. Secondo questo trend crescente e stabile, l’obesità diverrà una patologia silenziosa che dilagherà in tutto il globo. Le previsioni comunicano che il 14% della popolazione terrestre soffrirà di diabete (circa un abitante su 8).

L’obesità in Italia

Nel 2016 l’italia è stato il paese col più basso tasso di obesità nell’Unione Europea: a rivelarlo furono i dati della World Health Organization contenuti nel report annuale: informativa che pubblicò le percentuali di obesità nei diversi paesi. Lo studio ufficiale recitava così “Nella penisola mediterranea le persone affette da questo problema si attestano al 20.1%, in Germania 24.2% e in Gran Bretagna 26.9%. Un altro dato positivo è stato che la penisola italiana è stata decretata come il paese più vecchio d’Europa, ma con l’aspettativa di vita più alta”. Motivo di questo primato sono la dieta mediterranea e il modus vivendi degli italiani che assicura mediamente salute fisica e mentale.

L’obesità negli USA

Il problema dell’obesità è presente molto più spesso nelle società europea ma soprattutto negli Stati Uniti. Gli USA detengono il primato mondiale dell’obesità col 35.5% della popolazione. Il fattore principale è legato alla dieta: carne, salse e in generale alimenti con molti grassi sono alla base della piramide alimentare americana. Gli italiani invece prediligono verdure, cereali e frutti e per questo registrano una percentuale minore.

Altro elemento importante è lo sport: in Italia la percentuale di chi fa attività fisica è superiore a quella degli Stati Uniti, questo è un altro elemento chiave che ha fatto raggiungere al paese il primato nel 2016. L’obesità è in aumento in tutto il mondo e ha superato la percentuale dell’anoressia.

La soluzione? La dieta mediterranea

Il dato è in linea con un importante traguardo che l’Italia si è prefissata da EXPO 2015: diventare il punto di riferimento a livello mondiale della corretta alimentazione. Questo traguardo è stato pienamente raggiunto grazie all’aumento delle esportazioni e alla creazione di nuove attrattive del turismo come la “Fabbrica Italiana Contadina” di Bologna (il più grande parco agroalimentare del mondo) e la “Food week” di Milano (una rassegna di eventi dedicata al culto del cibo).

Il made in Italy

I prodotti italiani di origine controllata e protetta entrano sempre di più a far parte del “patrimonio dell’UNESCO“: dopo la pizza napoletana ora anche la piadina romagnola vuole ricevere questa onorificenza. Tra i piatti che sono considerati i più salutari e che sono anche sempre più esportati troviamo l’olio extravergine e il parmigiano reggiano. Il cibo “made in italy” è un marchio che attrae sempre più turisti ma anche interessi economici internazionali, l’export in materia è aumentato del 6% nell’ultimo anno e il trend è sempre in continua crescita.