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Ong migranti, accuse nei confronti del Myanmar di genocidio e abusi contro i Rohingya

Ong migranti

In un documento scritto dall'ong, il Myanmar viene accusato di genocidio e di abusi nei confronti della minoranza mussulmana dei Rohingya.

Il Myanmar è stato accusato di genocidio contro i Rohingya. Questa accusa proviene direttamente da un rapporto stilato dall’organizzazione non governativa Fortified Rights. Ma non solo. Nei confronti del Myanmar è stata formulata anche una accusa di abusi e stupri commessi dai militari locali ai danni delle donne di questa minoranza mussulmana. Tutto questo viene spiegato all’interno di un documento pubblicato dall’ong migranti assieme al Memoriale dell’Olocausto degli Stati Uniti.

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Un rapporto stilato dall’organizzazione non governativa Fortfield Rights ha accusato il Myanmar di genocidio contro i Rohingya. Ma non solo genocidio. Il Myanmar è stato accusato anche di abusi e stupri commessi dai militari locali nei confronti delle donne di questa minoranza mussulmana. Inoltre, in questo documento pubblicato dall’ong migranti assieme al Memoriale dell’Olocausto degli Stati Uniti viene spiegato anche che le forze di sicurezza e i civili birmani hanno compiuto crimini contro l’umanità. E hanno pure condotto una campagna di pulizia etnica..

Ma non solo. In questo rapporto viene spiegato anche che le prove che questi atti rappresentano un genocidio contro la popolazione dei Rohingya continuano man mano ad accumularsi. Inoltre, nel documento si parla anche di vittime sgozzate e bruciate vive. Gli autori di esto rapporto, infatti, hanno intervistato più di duecento persone tra sopravvissuti, testimoni e operatori umanitari. Queste interviste sono state effettuate con lo scopo di documentare due ondate di attacchi delle forze birmane contro i Rohingya avvenute tra il 9 ottobre e il dicembre 2016 e poi riprese a partire dal 25 agosto 2017. Le operazioni militari partite a fine agosto hanno spinto oltre seicentomila persone di questa minoranza musulmana all’esilio in Bangladesh.

Violenze contro i Rohingya

Più di un milione di Rohingya ha bisogno di aiuto. Di questi, settecentoventi mila sono bambini. Hanno dovuto, come accennato in precedenza, lasciare il Myanmar per fuggire in Bangladesh, a causa di una ondata di violenze interreligiose. In passato si sono potute vedere vittime picchiate, trascinate in strada, cosparse di petrolio e letteralmente bruciate vive da banditi che circolavano con coltelli e machete.

La colpa di questi perseguitati era solo una. Ovvero essere musulmani in un Paese a maggioranza buddista. Per questo motivo, qualche giorno fa l’Unione Europea ha ospitato una conferenza dei donatori insieme al Kuwait e in partnership con l’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (Ocha), l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) e l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr). L’obiettivo di questa conferenza era quello di dare una risposta a quello che succede. E in tempi rapidi. Perchè quella che si sta verificando è una vera e propria pulizia etnica. In Myanmar è in corso un vero e proprio genocidio, come confermato anche dal rapporto pubblicato dall’Ong.

Chi pensava che le cose potessero cambiare dopo l’elezione di Aung San Suu Kyi si è sbagliato di grosso, in quanto mai come in questo momento il suo silenzio è qualcosa di assordante.