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L'ong Open Arms non ha denunciato il Governo italiano

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Lo comunica la stessa ong spagnola, che ha invece denunciato un comandante libico e il capitano di un mercantile.

“Proactiva Open Arms: nessuna denuncia presentata contro il Governo italiano e la sua Guardia Costiera“: tramite Twitter, l’ong spagnola ha chiarito la sua posizione, smentendo la notizia circolata nelle ultime 24 ore. Stando a quanto riferisce il comunicato diffuso dall’organizzazione non governativa, sabato 21 luglio rappresentanti di Open Arms si sono recati alla procura di Palma di Maiorca, in Spagna, per denunciare un comandante della Guardia Costiera libica e un capitano di un mercantile. Secondo l’ong, i due non avrebbe soccorso alcuni migranti in mare dopo un naufragio avvenuto al largo delle coste della Libia.

Il comunicato di Open Arms

“Visto quanto riportato oggi su diversi organi di stampa, ci preme sottolineare che nessuna denuncia è stata presentata nei confronti del Governo italiano né della sua Guardia Costiera”, comunica Proactiva Open Arms in una nota. L’ong spagnola invece cita due persone per gli eventi avvenuti il 17 luglio scorso, quando un barcone carico di migranti è naufragato nei pressi delle coste libiche. Oscar Camps, fondatore e direttore della ong, e alcuni volontari presenti durante i fatti hanno invece denunciato alla procura di Palma di Maiorca: “il capitano della motovedetta libica 648 ‘Ras al- Jabar’, membro della Guardia Costiera libica e il comandante di eventuali altre imbarcazioni libiche intervenute in quelle stesse ore, per omissione di soccorso e per aver causato la morte di due persone; Il capitano del mercantile ‘Triades’ (…), battente bandiera panamense, per omissione si soccorso e omicidio colposo” e infine “chiunque abbia responsabilità dirette o indirette o sia stato coinvolto a qualunque titolo nell’aver determinato gli esiti di quell’evento drammatico“.

Meno morti in mare?

“Saranno ora le autorità spagnole a valutare, in base agli elementi da noi forniti, in che modo dare seguito alla denuncia presentata”, continua il comunicato della ong spagnola Proactiva Open Arms. La smentita è stata commentata dal ministro dell’Interno Matteo Salvini su Facebook: “Contrordine compagni! La ong Open Arms, dopo aver sottoposto una naufraga a quattro giorni di navigazione portandola in Spagna (nonostante avessimo dato disponibilità di attracco, per assistenza e cura in un porto siciliano) dichiara adesso di NON aver presentato alcuna denuncia contro il governo italiano“. “Meno persone partono, meno morti ci saranno”, ha ripetuto in più occasioni il ministro dell’Interno. Gli ultimi dati diffusi dall’Unhcr invece confermano la diminuzione degli sbarchi ma non quella dei morti in mare. Si legge nel sito web dell’Alto Commissariato Onu per i Rifugiati: “Nei primi mesi del 2018, sono stati 47.500 i richiedenti asilo e i migranti che hanno raggiunto le coste europee dopo aver attraversato il mar Mediterraneo, un netto calo rispetto agli anni precedenti. (…) Nonostante il calo registrato, uomini, donne e bambini continuano a perdere la vita durante le traversate in mare, ed in numeri proporzionalmente maggiori”. Mille persone sono morte o registrate come disperse in mare, dall’inizio del 2018, “un tragico traguardo raggiunto per il quinto anno consecutivo”. Continua l’Unhcr: “Nel solo mese di giugno una persona su sette ha perso la vita nel tentativo di attraversare il Mediterraneo centrale, rispetto a una su 19 nella prima metà dell’anno e una su 38 nella prima metà del 2017”.