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Onicofagia: come smettere di mangiarsi le unghie

Onicofagia: come smettere di mangiarsi le unghie

Mangiarsi le unghie non è solo una cattiva abituidine, ma spesso anche una patologia seria. Scopriamo come guarire per avere delle unghie perfette

Mangiarsi le unghie è una cattiva abitudine che può dipendere da cause differenti. Nella nostra guida, oggi, andremo alla scoperta dell’onicofagia, i rimedi naturali per combatterla, le cause responsabili e i segreti per avere delle unghie sempre belle e curate. Una patologia spesso sottovalutata e ignorata, l’onicofagia colpisce sia gli uomini che le donne, in alcuni casi anche in età prematura.

Onicofagia

unghie finte adesive

Questa cattiva abitudine è comune a molti, uomini e donne, ma in larga percentuale interessa soprattutto le donne. Tuttavia, pochi sanno che il corretto termine scientifico è quello di “onicofagia” e che, a seconda del grado di severità della patologia, gli specialisti che entrano in gioco per aiutare il paziente a guarire da essa sono diversi, ognuno con campi di competenza specifici. L’abitudine di mangiarsi le unghie si manifesta prematuramente nella vita di una persona, secondo alcuni studi, già intorno ai sei anni, per poi diventare più accentuata durante l’adolescenza e consolidarsi in maniera definitiva nell’età adulta. Generalmente, l’onicofagia dipende da cause di natura psicologica, ma alcuni studi ritengono che questa non sia una semplice abitudine, bensì una patologia generata da un cattivo funzionamento del sistema di trasmissione del cervello.

I pazienti affetti da onicofagia si suddividono in quattro categorie che, nello specifico, sono le seguenti:

  • i pazienti che si mangiano le unghie per richiamare l’attenzione di qualcuno. Questo atteggiamento è comune soprattutto nei bambini che si sentono trascurati e messi da parte dall’arrivo di un fratellino o di una sorellina;
  • i pazienti che si mangiano le unghie in maniera compulsiva, senza nemmeno rendersene conto;
  • i pazienti che si mangiano le unghie per cercare, attraverso un dolore consapevole, di controllare la propria rabbia e aggressività;
  • i pazienti che si mangiano le unghie per controllare la propria ansia e il proprio nervosismo.

Come avremo modo di appurare anche nel paragrafo che segue, a seconda della causa che spinge una persona a mangiarsi le unghie, lo specialista che entra in gioco per curare la patologia potrebbe essere una figura diversa dallo specialista nella cura e la manutenzione delle unghie. Solitamente, quando un paziente tende a mangiarsi le unghie per controllare la propria ansia o la propria aggressività, oltre ad aver bisogno di uno specialista che lo aiuti a ricostruire le unghie, ha bisogno anche di un terapeuta al quale comunicare le sue preoccupazioni e le sue angosce allo scopo di tutelarsi emotivamente e guarire, nel contempo, anche dall’onicofagia.

Il comportamento che si mette in atto quando ci si mangia le unghie, infine, può essere diverso da paziente a paziente. Come anticipato poco fa, alcuni soggetti tendono a mangiarsi le unghie in maniera compulsiva, ma senza rendersene effettivamente conto finché non sentono dolore o sanguinano; numerosi sono i pazienti che non solo mangiano le unghie delle mani, ma persino quelle dei piedi, inclusa la cute che circonda le unghie, finché questa non sanguina; in ultimo, diversi sono i pazienti che mangiano le unghie finché queste non vengono completamente staccate. Le ragioni che spingono un individuo fino a questo livello possono essere numerose e, a loro volta, dare vita a numerosi risvolti di tipo psicologico, inclusi la frustrazione, l’autocommiserazione e l’odio verso se stessi.

Nella nostra guida, oggi, abbiamo cercato, e cercheremo anche più avanti, di trattare l’onicofagia, un argomento ancora poco conosciuto e spesso sottovalutato, in maniera dettagliata e anche da più punti di vista. Appurato che il risvolto psicologico non è indifferente, è bene nel contempo prendersi anche cura della ricostruzione delle proprie unghie.

Molto spesso, infatti, le unghie delle persone affette da onicofagia presentano una struttura debole, che porta le stesse a rompersi e sfaldarsi facilmente e di continuo. Uno dei tentativi da perseguire allo scopo di rendere la struttura delle proprie unghie più sana e forte, ad esempio, potrebbe essere quello di assumere alimenti ricchi di ferro, cisteina e cistina, la cui carenza nell’organismo, peraltro, può essere alla base di numerose altre patologie dalle conseguenze ancora più tragiche.

Come smettere di mangiarsi le unghie

Come abbiamo avuto modo di approfondire nel paragrafo precedente, l’onicofagia è una vera patologia che può essere curata non solo con l’intervento di uno specialista delle unghie, ma soprattutto con quello di un terapeuta, il cui obiettivo sarà quello di modificare il comportamento e l’atteggiamento della paziente che, per svariate ragioni di natura psicologica, tende a mangiarsi le unghie. Quando ci si rende conto di avere un problema che risulta difficile da comprendere e superare, il primo passo da seguire, spesso, è quello di rivolgersi a personale esperto e competente.

Come abbiamo avuto modo di appurare, l’onicofagia presenta gradi diversi di severità, per cui è anche un bene sapere che, prima di richiedere un consulto con uno specialista, in maniera autonoma, è possibile mettere in atto dei comportamenti che, si spera, possano aiutare a mettere un freno, una volta per tutte, alla cattiva abitudine di mangiarsi le unghie.

L’abitudine di mangiarsi le unghie, molto spesso, mette in imbarazzo la persona che la coltiva, per questo, negli anni, sono stati messi a punto alcuni atteggiamenti che, sebbene non aiutino a guarire da questa patologia, possono quantomeno cercare di mettere il paziente affetto nella posizione di resistere ad essa. Premesso che quelli che elencheremo di seguito sono dei semplici accorgimenti che si potrebbe provare a mettere in atto, è bene anche ribadire che gli stessi non sono dei rimedi infallibili, poiché molto dipende dal grado di severità della patologia e dalla capacità effettiva del paziente affetto di volerla curare.

  • Manicure. Alcuni pazienti superano il problema sottoponendosi ad un trattamento di bellezza che consiste nell’applicare uno smalto e delle creme sulle unghie che sanno di amaro quando le stesse vengono portate alla bocca. Vi sono altri pazienti, invece, che preferiscono passare sulle unghie addirittura della salsa piccante;
  • La Tecnica dell’Elastico. Questo rimedio, come d’altronde ogni altro, non è universale e soprattutto non è infallibile, ma si rivolge ai più ostinati e consiste nel legare un elastico al polso e nel farlo scattare consapevolmente tutte le volte che si prova a mordere le unghie. Il paziente, in questo modo, associa il mangiarsi le unghie al dolore che prova quando l’elastico scatta al polso.
  • Senso di Stanchezza. Infine, vi sono dei pazienti che sono talmente nauseati dall’imbarazzo che provano quando mostrano le proprie unghie e il dolore che gli affligge quando le mordono che il solo stato d’animo è sufficiente a farli resistere alla tentazione.

Sicuramente i rimedi per cercare di mettere un freno a questa cattiva abitudine sono numerosi, noi tuttavia abbiamo preferito focalizzare la nostra attenzione su quelli più comuni. Ancora una volta, ribadiamo che tali rimedi non sono stati studiati scientificamente e non sono indicati per tutti i pazienti affetti da onicofagia. Come si sottolineava qualche paragrafo fa, semplicemente, l’unico rimedio veramente infallibile è dato dalla determinazione e la forza di volontà che possono essere parte integrante dell’atteggiamento e il comportamento di un determinato individuo. Ad esempio, può essere un comportamento saggio quello di decidere di rimpiazzare la cattiva abitudine con la buona abitudine, così che, prendersi cura delle proprie unghie, piuttosto che distruggerle, può essere il deterrente per smettere una volta per tutte.

Una delle poche certezze che si ha quando si ha a che fare con pazienti affetti da onicofagia consiste nel vedere e nell’avere delle unghie spente, brutte e danneggiate. Anche in questo caso, i rimedi per ricostruirle possono essere tantissimi, ma pochi funzionano effettivamente. Nel paragrafo che segue, vorremmo sottoporre all’attenzione del lettore Biotinel, un integratore alimentare naturale, che si compone di biotina pura, un principio attivo naturale che, in quanto tale, non rappresenta alcun rischio per la salute e la vita del paziente che decide di assumerlo.

Come ricostruire le unghie rovinate

Avere dei capelli e delle unghie sempre perfette e curate è il sogno di ogni donna, sebbene purtroppo ciò accade molto di rado. Nei paragrafi precedenti, almeno per quello che riguarda le unghie, abbiamo avuto modo di approfondire le ragioni che spingono una donna a mangiarsi costantemente le unghie e, sebbene i rimedi per porre fine a questa cattiva abitudine sono numerosi, il prezzo da pagare quando ormai il danno è fatto è veramente troppo alto. D’altronde, si sa bene che, molto spesso, le unghie e i capelli sono ciò che rendono una donna femminile (insieme a numerosi altri fattori che non è il caso di specificare in questo contesto) e quando questi elementi sono poco curati, da un punto di vista psicologico, possono gettare una donna nello sconforto e la disperazione più totale.

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