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Onoranze funebri in sciopero contro la Regione Campania

Onoranze funebri

Un corteo partito da Benevento e arrivato a Napoli: è stata questa la protesta delle onoranze funebri in Campania.

Le onoranze funebri hanno deciso di protestare contro la Regione Campania effettuando un lungo corteo che si è svolto da Napoli a Benevento. E’ stata infatti questa la singolare protesta che hanno voluto portare avanti le piccole e le medie imprese del settore contro tre delibere della Giunta Regionale della Campania che hanno introdotto diverse nuove regole. Tali delibere prevedono un organico minimo di personale formato da un direttore tecnico e almeno quattro dipendenti assunti a tempo indeterminato.

La protesta delle onoranze funebri

Singolare protesta portata avanti dalle onoranze funebri della Campania. In particolare, le piccole e le medie imprese del settore hanno voluto protestare contro tre delibere della Giunta Regionale della Campania che hanno introdotto diverse nuove regole. Nel corso della protesta, si è verificato un lungo corteo che è partito da Benevento e che è terminato a Napoli.

Le delibere attuano in particolare una legge regionale del 2013 e sono valide per tutte le imprese di onoranze funebri. Nello specifico, queste delibere prevedono un organico minimo di personale formato da un direttore tecnico e almeno quattro dipendenti assunti con un contratto a tempo indeterminato. Secondo il Comitato, si tratta di un atto che è nato in modo del tutto spontaneo e che vede coinvolte insieme diverse realtà della provincia beneventana. In pratica, vengono messi sullo stesso piano le piccole e le medie imprese con quelle di grandi dimensioni.

Per questo motivo, tali imprese hanno deciso di protestare formando una colonna di cinquanta carri funebri. Ciascuno dei quali con tanto di manifesto che recita quanto segue: “Improvvisamente è venuta a mancare in Campania la libertà delle piccole e medie imprese funebri”.

I motivi

Il Comitato spontaneo delle imprese funebri ha voluto spiegare quali sono stati i motivi che hanno spinto a svolgere questa protesta. L’ANCI lo ha fatto attraverso un comunicato, che recita quanto segue: “Celebreremo a Napoli i funerali delle piccole e medie imprese delle onoranze funebri campane dando vita ad un corteo ‘silente’, come è nel nostro stile di lavoro. La speranza è che Palazzo Santa Lucia possa ascoltarci e rivedere i recenti atti deliberativi della giunta regionale che, ignorando anche le direttive dell’Antitrust, decretano di fatto la morte di circa 700 imprese del settore, lasciando in vita solo le ‘grandi’ e favorendo una sorta di monopolio. Noi siamo contro i monopoli sia perché limitano la libertà di impresa sia perché potrebbero far gola alla camorra”.

Sempre secondo l’ANCI, “delle circa novecento imprese funebri operanti in Campania ne resteranno solo alcune decine, ovvero quelle che operano nelle metropoli, dove il numero dei funerali si aggira mediamente tra i mille e i duemila all’anno, rispetto ai circa cento funerali che mediamente organizzano tutte le altre imprese in Campania. E’ giusto regolare il settore con la istituzione di un Registro regionale per la trasparenza e la legalità, ma siamo convinti che non sia legale imporre, come ha fatto di recente la Regione Campania, alle piccole e medie imprese il numero di dipendenti da assumere in quanto limitativo della libertà di impresa e in contrasto con le leggi nazionali”.?hM1grmKgthSjwIcG9g4HDGCGvlPG2H3Huh2H2Iyh7L3jbgpIgihizgMlKflH9GZkHH1IDK0jEJ2jakniPjJIMM3klJ4Ixip2ntUE1Xwwfzq1